L’inasprimento delle sanzioni per chi supera i limiti di alcolemia ha acceso un dibattito nel settore del turismo del vino. Le cantine italiane, soprattutto quelle affiliate al Movimento Turismo del Vino (MTV), si trovano a dover affrontare sfide importanti per non perdere visitatori, come la mancanza di trasporti alternativi e l’impatto delle nuove regole sul consumo di alcol.
La presidente nazionale di MTV, Violante Gardini Cinelli Colombini, sottolinea l’urgenza di un intervento coordinato tra istituzioni, operatori e turisti per favorire un modello di accoglienza più sostenibile e attento alle nuove normative.
Le proposte per un turismo del vino più lento e consapevole
Secondo Gardini Cinelli Colombini, la soluzione passa attraverso la creazione di esperienze diversificate che vadano oltre la classica degustazione in cantina. “Bere meno ma meglio” diventa un motto per rilanciare il settore, puntando su un turismo più lento, che permetta ai visitatori di vivere esperienze memorabili, come picnic nelle vigne, trekking, o pranzi con prodotti tipici.
Cantine pronte a rispondere alla sfida
Uno studio condotto su 250 cantine del Movimento Turismo del Vino evidenzia un cambio di passo: molte aziende già offrono attività complementari come ristorazione, ospitalità e aree sosta per camper. Inoltre, un terzo delle cantine propone attività sportive o rigeneranti per favorire una permanenza più lunga e sicura, minimizzando il rischio legato al superamento dei limiti di alcolemia.
Iniziative per fidelizzare i visitatori
Le nuove normative, se da un lato pongono limiti stringenti, dall’altro stimolano la creatività delle cantine, che pensano a incentivi come sconti e regali per i guidatori designati. La kermesse “Cantine Aperte” di maggio sarà l’occasione per presentare al pubblico le novità in tema di accoglienza e turismo responsabile.
I distretti viticoli meno noti rischiano dunque di subire un impatto maggiore dalle nuove restrizioni, ma le cantine MTV dimostrano di essere pronte ad adattarsi. Come ricorda la presidente Gardini, il futuro dell’enoturismo dipenderà dalla capacità di coniugare qualità, sicurezza e sostenibilità, trasformando ogni visita in cantina in un’esperienza unica e appagante.
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