Vinitaly espande la sua influenza nell’Est Europa con ‘Wine Vision By Open Balkan’ a Belgrado

Vinitaly espande la sua influenza nell'Est Europa con 'Wine Vision By Open Balkan' a Belgrado - Fornelliditalia.it

L’area italiana di “Wine Vision By Open Balkan” debutta a Belgrado da domani fino al 24 novembre, rafforzando la presenza del vino italiano negli immediati vicini dell’Est Europa. Questo evento, giunto alla sua terza edizione, si svolge grazie alla sinergia tra Veronafiere e l’Agenzia Ice. L’obiettivo è stabilire un forte legame con il mercato vinicolo non solo nei Balcani, ovvero in SERBIA, MACEDONIA DEL NORD e ALBANIA, ma anche in altri Stati dell’Est Europa. Una rappresentanza di 57 aziende italiane avrà l’opportunità di interagire con buyer provenienti da 11 Paesi attraverso incontri B2B, sottolineando l’importanza di questa fiera per il comparto vinicolo.

L’importanza dell’evento per l’industria vinicola

Una risposta alle sfide del mercato

Il recinto commerciale specializzato nel B2B italiano per il settore vinicolo rappresenta una risposta significativa alle sfide curate dal mercato globale. Durante l’ultimo anno, il vino italiano ha visto un incremento dell’8,6% in valore, con vendite che hanno raggiunto circa 250 milioni di euro negli 11 Paesi target. In confronto, l’export mondiale di vino ha registrato una contrazione dell’1,6%, evidenziando la crescita robusta e sostenuta del vino italiano proprio nelle regioni balcaniche e dell’Est Europa. Questo trend è confermato anche dai risultati dei primi otto mesi di quest’anno, durante i quali il valore delle vendite è aumentato del 13% rispetto all’anno precedente.

Una piattaforma definitiva per il networking

Wine Vision rappresenta quindi un palcoscenico strategico per il networking. I 57 produttori italiani presenti operano come ambasciatori del vino, cercando di esplorare nuove opportunità commerciali. La partecipazione attiva a un numero consistente di incontri B2B permette una connessione diretta con i buyer, fondamentali per aumentare la penetrazione del vino italiano in mercati emergenti. A fianco della rappresentanza italiana, le aziende locali avranno l’occasione di interagire e confrontarsi, promuovendo un reciproco scambio di esperienze e strategie.

Il ruolo di Veronafiere e Agenzia Ice

Supporto strategico alla promozione

La partnership tra Veronafiere e l’Agenzia Ice è cruciale per la realizzazione di questo evento. L’amministratore delegato di Veronafiere, Adolfo Rebughini, ha evidenziato come questa iniziativa sia parte di un progetto più ampio, volto a selezionare e invitare gli operatori locali all’appuntamento di Vinitaly 2024 a Verona, fissato dal 6 al 9 aprile. Questo non solo costituisce un’opportunità per i buyers, ma assicura anche una presenza continua delle aziende locali nel panorama vinicolo globale.

Sinergia e mutualità

Inoltre, il dialogo con i partner di Open Balkan si è rivelato proficuo durante l’edizione precedente di Vinitaly, dove sono stati registrati 1.567 operatori dell’area balcanica. Nel 2025, il ritorno dei produttori di SERBIA, ALBANIA e MACEDONIA DEL NORD è previsto in un’area espositiva unica, dove le migliori etichette di vino dei tre Paesi si uniranno. La reciprocità di interessi evidenzia come la fiera di Verona non sia solo una vetrina per il vino italiano, ma anche un’importante piattaforma di scambio culturale e commerciale con i Paesi della regione.

Una visione per il futuro

Progetti per l’espansione dell’export

La missione a Belgrado non solo mira a rafforzare i legami commerciali, ma anticipa anche i piani di espansione per il futuro. L’aumento del volume di vendite in queste regioni pone le basi per una presenza ancora più robusta del vino italiano nel mercato dell’Est Europa. La creazione di nuove reti di contatto tra produttori e buyer supporterà ulteriormente la crescita dell’export, beneficiando sia i produttori locali sia quelli italiani.

Promozione della cultura vinicola

In ultima analisi, il consolidamento della presenza di Vinitaly nell’Est Europa rappresenta un impegno nella promozione della cultura vinicola, valorizzando la tradizione e la qualità del vino italiano. L’incontro tra diversi produttori e le culture locale e italiana contribuirà a creare una sinergia unica, che andrà oltre la semplice transazione commerciale.