Vinitaly 2025: aumento significativo della partecipazione estera tra sfide e opportunità

La 57ª edizione di Vinitaly a Verona ha registrato 97.000 visitatori, un incremento del 7% di operatori esteri e una forte partecipazione internazionale, confermando la sua rilevanza nel settore vinicolo.

La 57ª edizione di Vinitaly, tenutasi a Verona dal 11 al 14 aprile 2025, ha dimostrato una volta di più la sua importanza nel panorama vinicolo internazionale, raccogliendo un totale di 97.000 visitatori e registrando un incremento del 7% di operatori esteri. In un contesto economico e geopolitico complesso, la manifestazione si è confermata come una piattaforma strategica per il futuro del vino italiano.

Incremento della presenza internazionale

La partecipazione internazionale ha raggiunto un significativo 33% del totale, con oltre 32.000 operatori provenienti da più di 130 nazioni. Tra i mercati chiave per l’export vinicolo italiano, si evidenziano i risultati positivi degli Stati Uniti e della Germania, entrambi con un incremento del 5%, e il Regno Unito, che ha visto un aumento del 30%. Anche la Francia, il Belgio e i Paesi Bassi hanno contribuito a questo trend, registrando incrementi rispettivamente del 30%, 20% e 20%. Nonostante le tensioni commerciali legate ai dazi USA, l’andamento è stato positivo, con un aumento del 10% anche dalla Svizzera e dal Giappone, mentre si è registrato un calo del 20% dalla Cina.

Vinitaly and the city: un successo costante

Il fuori-salone Vinitaly and the City, dedicato agli appassionati nel centro storico di Verona, ha mantenuto un buon riscontro, con oltre 50.000 biglietti di degustazione venduti, nonostante una giornata in meno rispetto all’anno precedente. Questo dato evidenzia l’attrattiva dell’evento anche per il pubblico non professionale, confermando il suo valore nel panorama enologico.

Un evento di rilevanza istituzionale

Quest’edizione ha visto la partecipazione ufficiale di due commissari europei: Christophe Hansen, responsabile per l’Agricoltura e Sviluppo rurale, e Olivér Várhelyi, responsabile per la Salute. La loro presenza sottolinea l’importanza strategica di Vinitaly, che si è trasformata in una piattaforma di dialogo tra oltre 4.000 aziende del settore e le istituzioni nazionali ed europee. È stata significativa anche la partecipazione di vari ministeri italiani, tra cui il Ministero dell’Agricoltura e il Ministero degli Affari Esteri, che hanno supportato il piano di incoming per gli operatori internazionali.

Prospettive future: innovazione e mercati emergenti

Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, ha commentato il successo dell’edizione 2025, evidenziando come il mondo del vino italiano abbia saputo reagire con unità nonostante le difficoltà iniziali legate ai dazi USA. Ha inoltre sottolineato il ruolo di Verona come capitale europea del vino, grazie all’annuncio di nuove iniziative a sostegno della filiera da parte dei commissari europei. Vinitaly continuerà a rafforzare il suo legame con gli Stati Uniti, con il ritorno a Chicago il 5 e 6 ottobre 2025 per la seconda edizione di Vinitaly USA. Anche Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere, ha messo in evidenza l’evoluzione della manifestazione, che ha introdotto novità come Vinitaly Tourism e tendenze emergenti come i vini No/Low alcol e i vini in anfora. La prossima edizione di Vinitaly è già programmata dal 12 al 15 aprile 2026.