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Negli ultimi anni, l’interesse per i vini rosati ha assunto proporzioni notevoli, evidenziando la loro versatilità nel pairing con diversi prodotti gastronomici. Questi vini, dal profilo aromatico unico, offrono un’opportunità perfetta per esaltare i sapori dei formaggi a Denominazione di Origine Protetta , creando accostamenti inediti e raffinati. Scopriamo insieme alcuni abbinamenti che esaltano il meglio della tradizione casearia italiana, a partire da due vini che hanno conquistato gli amanti del buon cibo.
Vini rosati: una tendenza in crescita
Definizione e caratteristiche del vino rosato
Il vino rosato si distingue per la sua capacità di combinare le note fruttate dei vini bianchi con la struttura più complessa dei vini rossi. La sua produzione prevede l’uso esclusivo di uve a bacca rossa, da cui si estrae solo una parte del colore, generalmente tramite macerazione breve o pressatura diretta. Questa tecnica garantisce un prodotto fresco e fruttato, idoneo ad accompagnare alcuni dei più celebri formaggi Dop del nostro territorio.
Crescita della produzione di vini rosati
La crescente popolarità dei vini rosati, con un incremento esponenziale delle uve vinificate in rosa, rappresenta un cambiamento significativo nel panorama vitivinicolo italiano. Numerose cantine, tradizionalmente concentrate sulla produzione di vini rossi o bianchi, hanno cominciato a dedicarsi a questa categoria di vino, ampliando così l’offerta disponibile. Il risultato è un’ampia varietà di rosati, ognuno con profili aromatici unici, perfetti per esaltare i sapori dei formaggi caseari.
Abbinamenti gourmet: taglieri di formaggi e vini rosati
Il primo tagliere: susumaniello rosé e gorgonzola dolce Dop
Il Gorgonzola Dolce Dop, con le sue venature blu-verdastre, rappresenta un classico della tradizione casearia italiana. Questo formaggio, originario di Lombardia e Piemonte, ha un processo di produzione che prevede la stagionatura lenta, dando vita a un sapore dolce e cremoso. L’accoppiata con il Susumaniello rosé 2022, un vino che gioca con note floreali e fruttate, si rivela un successo assicurato.
Il gorgonzola dolce: caratteristiche e metodi di utilizzo
Rispetto alla produzione del Gorgonzola, le peculiarità di questo formaggio risiedono nelle sue venature, frutto della tecnica di erborinatura. La stagionatura minima di 50 giorni consente al formaggio di sviluppare un gusto avvolgente che si sposa bene non solo con i vini rosati, ma si presta anche a molteplici preparazioni, come le Melanzane in carrozza o il Plum-cake con pancarrè.
Il secondo formaggio: pecorino delle balze volterrane fresco Dop
Il Pecorino delle Balze Volterrane Fresco Dop, proveniente da Pisa, è l’obiettivo del secondo abbinamento. Questo formaggio, caratterizzato dalla lavorazione di latte ovino crudo, si distingue per il suo legame indissolubile con il territorio di origine. La stagionatura influenzata dal cardo selvatico rende il Pecorino perfetto per essere utilizzato in ricette classiche, come il pesto alla genovese, dove esalta il sapore del piatto grazie alla sua cremosità e ai profumi peculiari.
Affinità gastronomiche del pecorino
Accostato al rosato, il Pecorino delle Balze Volterrane si presenta come una scelta audace, ma riuscita. Questo formaggio, fresco e delicato, ha un aroma che diventa un compagno ideale per i rossi leggeri. La sua forma cilindrica e il procedimento di produzione rendono questo alimento un aggraziato abbinamento per il vino, creando un’armonia di sapori.
Il terzo formaggio: roccaverano Dop
Infine, non si può dimenticare il Roccaverano Dop, a latte caprino e prodotto in maniera artigianale nel territorio circostante. Quest’ultimo, recentemente rinnovato nella sua denominazione, rappresenta un’altra gemma della tradizione casearia piemontese.
Usabilità del Roccaverano in cucina
La versatilità del Roccaverano lo rende adatto per molteplici preparazioni, dagli antipasti ai piatti più elaborati. Un’idea interessante è l’abbinamento con gamberi in salsa rosa, dove la cremosità del formaggio si sposa perfettamente con il sapore delicato dei crostacei.
Il secondo tagliere: cerasuolo d’abruzzo e formaggi Dop
Grana padano Dop riserva: un must della tradizione
Il Grana Padano Dop Riserva, stagionato oltre 20 mesi, è un formaggio che non ha bisogno di presentazioni. Il suo sapore ricco e complesso si amalgama in modo armonioso con la freschezza del Cerasuolo d’Abruzzo, un rosato dal caratteristico colore rosa corallo. Questo abbinamento rivela una sinergia perfetta nel palato, accentuando i sentori di burro e frutta secca noti nel Grana.
Le origini storiche del Grana Padano
Le origini del Grana Padano risalgono a tempi antichi, quando i monaci cistercensi, per conservare le eccedenze di latte, iniziarono a produrre un formaggio a pasta dura. Oggi, la sua presenza nel panorama caseario italiano è di fondamentale importanza, consolidando le tradizioni gastronomiche.
Montasio stagionato Dop: un sapore inconfondibile
Il Montasio Stagionato Dop, a pasta dura e cotta, rappresenta l’altro protagonista di questo tagliere. Prodotto nel Friuli-Venezia Giulia, il Montasio è famoso per il suo sapore sapido e persistente, che si sposa elegantemente con il Cerasuolo, divenendo parte di un arredo gustativo indimenticabile per i gourmet.
Ricette ispirate al Montasio
Una delle preparazioni più classiche è la salsa al Montasio, la quale può guarnire piatti di pasta o essere utilizzata come base per ricette più elaborate. Grazie alla sua struttura, il Montasio promuove un gioco di consistenze che arricchisce ogni piatto.
Il mondo degli abbinamenti tra vini rosati e formaggi Dop continua a espandersi, rivelando continuamente nuove interpretazioni gastronomiche, da scoprire e apprezzare.