La Commissione Europea ha avviato un’iniziativa per rendere le denominazioni dei vini a bassa gradazione o analcolici più “attraenti e familiari”. Tra i termini proposti figurano espressioni come “alcol free”, “0,0%” e “alcol light”. Questa strategia si inserisce in un contesto di crescita significativa di questo segmento, particolarmente promettente nei mercati del Nord Africa e nei Paesi arabi. La proposta è parte di un pacchetto di misure varato dall’esecutivo dell’Unione Europea per supportare il settore vitivinicolo, in un momento di sfide e opportunità.
Misure per affrontare la crisi del settore vitivinicolo
Il 2025 segna un periodo critico per il settore vitivinicolo europeo, che deve affrontare una serie di difficoltà. La Commissione Europea ha delineato un insieme di misure per alleviare la crisi che attanaglia questo comparto, caratterizzato da una diminuzione dei consumi e della domanda. A queste problematiche si aggiungono le sfide poste dal cambiamento climatico, che rende le produzioni annuali sempre più fluttuanti, e le conseguenze dei dazi imposti dall’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Tra le principali misure proposte, vi è una maggiore flessibilità per i governi nazionali riguardo alle autorizzazioni per gli impianti di vite. Questo approccio mira a facilitare la gestione dei vigneti e a garantire una produzione più sostenibile. Inoltre, la Commissione ha previsto l’implementazione di misure di controllo della produzione, che consentiranno di monitorare meglio l’andamento del mercato e di reagire tempestivamente alle fluttuazioni.
Un altro aspetto fondamentale del pacchetto riguarda le coperture finanziarie offerte dall’Unione Europea, destinate a proteggere il settore vitivinicolo dai rischi legati ai cambiamenti climatici. Infine, la promozione dell’enoturismo rappresenta un’opportunità per diversificare le fonti di reddito e attrarre visitatori nei territori vinicoli, valorizzando le tradizioni e i prodotti locali.
Raccomandazioni del gruppo di alto livello Ue sul vino
Le misure presentate dalla Commissione Europea seguono le raccomandazioni formulate dal gruppo di alto livello dell’Unione Europea sul vino, istituito lo scorso anno. Questo gruppo ha analizzato le problematiche del settore e ha fornito indicazioni strategiche per affrontare le sfide attuali. La Commissione ha ascoltato le istanze degli operatori del settore e ha cercato di rispondere in modo concreto e tempestivo.
Con l’intento di sostenere il settore vitivinicolo, l’Unione Europea si impegna a garantire che le misure siano efficaci e mirate. La volontà di rendere più attraenti le denominazioni dei vini a bassa gradazione rappresenta un passo importante verso l’innovazione e la modernizzazione di un settore tradizionale, mirando a conquistare nuovi consumatori e a rafforzare la competitività europea nel panorama globale.
