Ma quanto è buona e sana la verdura di stagione? Eh si, oramai si sa, mangiare con la giusta stagionalità e a km 0 è la ricetta vincente per mantenersi in salute e in equilibrio con la natura, parola di tutti i nutrizionisti pare! E andando a ricercare sui banchi di vendita ortofrutticoli l’ortaggio più venduto (e il perché) scopriamo che il finocchio va per la maggiore in questo periodo per innumerevoli motivi: ortaggio invernale, gustoso, facilmente utilizzabile in cucina, con mille proprietà benefiche e nutrizionali, ma soprattutto, depurativo, l’ideale per questo periodo post-festività.
Le origini e la storia del Finocchio
Un prezioso alleato per la salute dell’organismo, il finocchio (“Foeniculum vulgare”, il nome lo si deve al fatto che le foglie ricordano il fieno, che in latino si dice appunto foenum) è un ortaggio appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, una pianta erbacea probabilmente originaria dell’Asia Minore ma diffusa in tutta la regione mediterranea; appartenente alla tradizione agronomica e gastronomica italiana ed è nota storicamente sin dal 1500 per i sui profumi e proprietà, anche se gli antichi romani e greci lo ritenevano già simbolo di forza in campo bellico, come nel medioevo veniva apprezzato quale erba sacra utilizzata come cura della malattie.
Curiosità storica: si racconta come il finocchio selvatico, antenato dell’attuale finocchio dolce, venisse usato dai cantinieri per migliorare addiritura il gusto del vino al palato. Da ciò è derivato il termine “infinocchiare”, ovvero “truffare, imbrogliare”, gli osti infatti utilizzavano il finocchio come antipasto per ingannare il palato del cliente nei confronti di un vino di scarsa qualità.
Tipologie di Finocchio
Esistono due tipi di finocchio: selvatico e coltivato. Il primo, chiamato anche finocchietto, lo si trova spontaneamente in natura e del quale solitamente si usano i germogli, le foglie, i fiori per le loro note caratteristiche aromatiche. Del secondo invece, oltre alle stesse porzioni, viene utilizzato anche l’organo basale edibile chiamato grumulo, che è caratterizzato da un sapore più dolce. In base alle caratteristiche morfologiche, il finocchio coltivato, si distingue in maschio, tondo e carnoso ottimo per preparazioni a crudo, e femmina, più affusolato e fibroso, più indicato per la cottura. In Italia le varianti presenti sui banchi sono: Bianco Perfezione, Bianco dolce di Firenze, Finocchio di Parma, Finocchio di fracchia, Gigante di Napoli, Grosso di Sicilia. Il suo sapore è particolare, molto simile all’anice, ed è dovuto alla consistente presenza di anetolo (un’essenza con la quale si producono la sambuca, il pastis, l’anisette francese o l’anis in Spagna).
Proprietà benefiche e nutrizionali del Finocchio
Ed eccoci alla parte più interessante di questo alimento, ovvero le sue famose proprietà salutari ed organolettiche. Non a caso è un ortaggio consigliatissimo dai nutrizionisti perché alleato della dieta ipocalorica: è il vegetale con il più basso apporto calorico perché privo di amidi e lipidi (per 100 g di finocchio si contano all’incirca 9 kcal); può quindi essere in grado di placare la fame nei momenti critici della dieta. Il finocchio è inoltre rimineralizzante, ricco di potassio, fosforo, sodio, ferro e calcio; per il 90% è composto da acqua, quindi è un eccellente diuretico e digestivo. Le vitamine contenute sono la A, B e C e inoltre contiene numerosi flavonoidi. I finocchi sono un ottimo antinfiammatorio naturale, alleato delle ossa e dell’apparato gastrointestinale; è nemico della stanchezza e dell’inappetenza. Sono note inoltre le sue funzioni carminative. Proprio per queste eccezionali proprietà spesso il finocchio lo si ritrova anche nei preparati di erboristerie e fitofarmacie per combattere alcuni di questi importanti disturbi.
Il Finocchio in cucina
Il finocchio si destreggia benissimo in cucina perché è un ortaggio tra i più versatili: lo si consuma crudo in insalate, centrifughe o in pinzimoni o cotto come contorno o come condimento di paste e risotti. La sua speciale particolarità è proprio questa, l’essere facilmente abbinabile a moltissimi ingredienti aggiunti nelle sue diverse parti, dai ciuffi verdi al cuore. Per usare il finocchio in cucina c’è solo l’imbarazzo della scelta basta ricordarsi solo che per gustarlo crudo è consigliato il finocchio tondo, mentre per cuocerlo l’ideale è quello allungato. Quindi sulla griglia, in padella o in forno possono essere preparate delle gustose ricette, tra le più note e salutari se ne propongono tre, tra cui una bevanda detox per disintossicarsi dalle abbuffate natalizie e due contorni con il finocchio nella versione crudo in insalata e cotto al forno.
Tre ricette veloci e salutari per rimettersi in forma con gusto:
Acqua detox con finocchio e zenzero
Ingredienti:
• 1 litro di acqua
• 3 cm di zenzero
• le punte e le parti esterne di un finocchio (anche i semi)
• 4 foglie di menta
Tagliare in piccoli pezzi lo zenzero, già pelato, poi le parti di finocchio e metterli nell’acqua in infusione con le foglie di menta, minimo 4 ore, o meglio tutta la notte per fare in modo che lo zenzero e il finocchio si macerino e rilascino tutte le proprietà benefiche. Poi riporre in frigo e consumare man mano durante la giornata.
Insalata di finocchi e arance
Ingredienti:
• 2 finocchi grandi
• 2 arance
• 8 olive nere denocciolate
• 2 cucchiaini di olio evo
• sale q.b.
• pepe q.b.
• 1 ciuffo di finocchio
Lavare i finocchi e tagliali in fettine sottili. Pelare poi l’arancia a vivo, facendo attenzione a eliminare anche la parte bianca. Tagliara a fettine. Unire il tutto in una ciotola, aggiungendo le olive e, infine, condire con olio, sale e pepe. Servire decorando con il ciuffo di finocchio tritato.
Finocchi speziati e gratinati al forno
Ingredienti:
• 3 finocchi medi
• 4 cucchiai di olio evo
• 3 cucchiai di acqua tiepida
• sale q.b.
• pepe q.b.
• 5 -6 cucchiai di pangrattato
• 1 cucchiaino di curcuma
• 1 cucchiaino di zenzero in polvere
• mezzo cucchiaino di curry
• erba cipollina fresca
Lavare i finocchi e tagliarli a fettine sottili (di 1 cm circa), senza precuocerli. Preparare il condimento mettendo in una ciotola l’olio e le tre spezie e mescolare aggiungendo l’acqua tiepida fino a che non si verrà a creare una sorta di emulsione. Mettere il pangrattato in un’altra ciotola e aggiungere, tagliata finemente, l’erba cipollina. Inserire i finocchi nella ciotola con il condimento e mescolare fino a quando non saranno ben conditi, posizionarli dunque su di una pirofila (in ceramica è meglio), unta precedentemente con olio evo, cercando di non sovrapporre una fetta con l’altra completamente. Infine cospargere i finocchi con il pangrattato aromatizzato con l’erba cipollina e infornare a 180° C per 30 minuti con forno preriscaldato ventilato.
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