La cucina della tradizione popolare piace più delle raffinatezze gourmet? Tommy Er Cuoco, fenomeno social da milioni di views, che ha fatto dei suoi piatti “ignoranti” il suo cavallo di battaglia, probabilmente risponderebbe di si. Infatti, dopo il grande successo raggiunto sui social, ma anche ai tavoli del suo ristorante “Trattoria da Tommy” ad Anzio, sul litorale sud di Roma, il cuoco social dal linguaggio colorito e dai modi super genuini ha deciso di fare il bis, aprendo un secondo ristorante.
Il nome? Non poteva che essere Ignorante, si perché si raddoppia, ma la bontà resta la stessa. Il locale, che aprirà sabato 27 luglio, in Via dei Volsci 46 a Nettuno, sarà in realtà un chiosco, che nell’idea di Tommy richiama alla memoria le location dei paninari romani di un tempo, una vera istituzione negli anni Novanta, poi andati scemando, dove si realizzavano panini espressi, il servizio era veloce, genuino ed i prezzi “popolari”, giusti per tutte le tasche, dai lavoratori della notte agli studenti universitari.
Un format quello di Ignorante, che Tommy Er Cuoco, ha l’obiettivo di esportare anche al di fuori dei confini romani e laziali, perché la tradizione è sempre importante e le radici non vanno dimenticate. Ma ignorante non proporrà solo panini “ignoranti”, infatti non mancheranno le ricette di culto di Tommy Er Cuoco, quelle della vera cucina romana. I costi? Veramente per tutti, la media è di 5,50 euro a panino.
“Dopo le molte richieste di clienti, che mi hanno scritto sui social e chiesto dal vivo tra i tavoli del mio ristorante di aprire nuove sedi, ho pensato di rivisitare un vecchio modo di fare cucina veloce. Negli Anni Novanta, spopolavano paninerie aperte giorno e notte, dove con pochi euro, anzi poche lire all’epoca, si potevano mangiare piatti gustosi e saporiti – spiega Tommy Er Cuoco -. Oggi quel tipo di cucina, che anticipava la moda dello street food, è stata sostituita da piatti gourmet, spesso molto costosi, che non sono alla portata di tutti, per questo ho deciso di tornare al passato, con i sapori di un tempo, mettendo il mio tocco ignorante. È ora di far conoscere ai millennial come mangiavano i loro coetanei di 30 anni fa”.