Spreco alimentare a Natale: un italiano su quattro butta cibo, l’analisi di Too Good To Go

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Le festività natalizie rappresentano un momento di condivisione e gioia, ma anche un periodo in cui lo spreco alimentare raggiunge livelli preoccupanti. Secondo le recenti ricerche dell’Osservatorio Sigep Natale 2024, si stima che tantissimi italiani non riescano a gestire correttamente le abbondanti quantità di cibo tipiche delle tavole festive. In un’indagine condotta da Too Good To Go, risulta che il 40% degli italiani sperimenta un significativo spreco durante il Natale, un aspetto che ha sollevato diverse preoccupazioni tra gli esperti del settore.

Dolciumi in eccesso: panettone e pandoro tra gli alimenti più sprecati

La dolce tentazione delle festività

Nel periodo natalizio, panettone e pandoro sono i dolci più amati sulle tavole italiane. Tuttavia, nonostante il loro successo, catturano un’alta percentuale di spreco: circa il 35% del cibo avanzato dopo le festività è composto proprio da questi dolci. Questa tendenza rivela un fenomeno non solo di abbondanza, ma di acquisti eccessivi che caratterizzano gli italiani durante il periodo natalizio. Spesso, l’euforia delle celebrazioni porta a un aumento notevole delle spese per cibo, con le famiglie che si ritrovano a dover gestire quantità eccessive di dolci, che non vengono consumati.

Un problema di consumo e gestione

Le statistiche indicano che il 25% del cibo avanzato è rappresentato da antipasti, salumi e torte salate, che, sebbene apprezzati, risultano spesso in surplus. Due fattori principali emergono da questa problematica: da un lato, l’acquisto impulsivo e, dall’altro, una cattiva organizzazione dei pasti. L’86% degli intervistati ha dichiarato la propria consapevolezza del fenomeno di spreco durante le festività, evidenziando come la capacità di pianificare acquisti e preparazioni alimentari possa avere un impatto significativo sulla riduzione dei rifiuti.

L’opinione esperta: le parole di Too Good To Go

Educare al consumo consapevole

Mirco Cerisola, Country Director Italia di Too Good To Go, sottolinea l’importanza di affrontare il tema dello spreco con una nuova consapevolezza. “Ridurre lo spreco alimentare non significa rinunciare ai piaceri delle tradizioni natalizie”, afferma. Cerisola denuncia come, nonostante i progressi, il 60% degli italiani continui ad acquistare più alimenti del necessario quando ha ospiti. Questo dato mette in luce la necessità impellente di una rieducazione ai consumi e alla condivisione responsabile del cibo.

Piccoli gesti che fanno la differenza

La sfida che si presenta è quella di educare le persone a scalare le quantità di cibo in funzione delle necessità reali, per combattere un fenomeno che spesso si traduce in tonnellate di cibo immangiato e gettato. Educare alla moderazione nell’acquisto e promuovere una gestione smarter delle festività può contribuire a ridurre sensibilmente il cibo sprecato e rendere le celebrazioni natalizie più sostenibili e consapevoli.

Un impegno collettivo per la sostenibilità

La responsabilità di tutti

Affrontare il problema dello spreco alimentare durante il Natale richiede un impegno collettivo. Le aziende, le istituzioni e i cittadini devono collaborare affinché si crei un ambiente favorevole alla riduzione degli sprechi. Questo include campagne di sensibilizzazione che incoraggiano il consumo responsabile e pratiche più sostenibili.

Guardare al futuro

In un contesto dove i consumi del comparto pasticceria sono previsti in aumento del 1,5% con una spesa che toccherà i 11,4 miliardi di euro, è fondamentale che la società inizi a considerare lo spreco alimentare non solo come una questione di economia domestica, ma come un fenomeno che ha implicazioni ambientali e sociali. È tempo di rivedere le proprie abitudini, abbracciando un approccio più rispettoso verso il cibo e il pianeta.