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Slow Food presenta 10 proposte ai leader del G7 Agricoltura: al centro cibo, biodiversità e transizione ecologica

Slow Food presenta 10 proposte per i leader del G7 Agricoltura, incentrate sulla tutela del cibo come diritto fondamentale, la biodiversità e la transizione ecologica, con l’agroecologia al centro delle soluzioni sostenibili.

In occasione del G7 Agricoltura, che si terrà a Siracusa negli stessi giorni di Terra Madre Salone del Gusto (Torino, 26-30 settembre), Slow Food ha lanciato un appello ai leader mondiali, sottolineando l’importanza di mettere al centro delle agende politiche globali il valore del cibo, considerato un diritto fondamentale per tutti gli esseri umani. Edward Mukiibi, Presidente di Slow Food, e Barbara Nappini, Presidente di Slow Food Italia, hanno presentato un documento in 10 punti che evidenzia le azioni necessarie per un futuro sostenibile, focalizzato su una nuova relazione con la natura e l’adozione di pratiche agroecologiche.

La crisi attuale e la necessità di un cambiamento

Secondo i leader di Slow Food, il modello di sviluppo attuale sta impoverendo la natura e la biodiversità, basandosi su un consumismo eccessivo, sprechi alimentari e sfruttamento delle risorse naturali e dei lavoratori. Questo sistema non restituisce benessere alla società e, per affrontare le sfide globali, è necessario ripensare il rapporto con la natura e promuovere pratiche agricole sostenibili. Slow Food propone una transizione basata sull’agroecologia, come soluzione alle crisi ambientali e sociali.

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Le 10 proposte di Slow Food ai governi

1. Sostenere le aziende che adottano pratiche agroecologiche, rispettando suolo e biodiversità.
2. Supportare gli allevatori che rispettano gli animali e proteggono ecosistemi fragili.
3. Introdurre l’educazione alimentare nelle scuole e promuovere una ristorazione collettiva sostenibile.
4. Rimodellare la filiera alimentare con politiche trasparenti e sostenibili per i consumatori.
5. Riconoscere un giusto prezzo agli agricoltori che producono nel rispetto del suolo e della salute.
6. Regolamentare gli OGM e garantire trasparenza nella filiera.
7. Promuovere sovranità alimentare e contrastare le esternalità negative dei sistemi occidentali.
8. Ridurre gli sprechi alimentari in tutte le fasi della filiera.
9. Supportare la pesca su piccola scala e contrastare l’acquacoltura intensiva.
10. Ridurre gli imballaggi e favorire il riciclo, limitando l’uso di plastica.

L’agroecologia come soluzione

L’agroecologia, già riconosciuta da importanti rapporti internazionali, è considerata la chiave per una transizione verso sistemi alimentari più sostenibili. Slow Food propone le Slow Food Farms, una rete di aziende agricole che adottano pratiche agroecologiche per garantire cibo buono, pulito e giusto, con l’obiettivo di proteggere la biodiversità, il suolo e le risorse naturali.

Il ruolo di Terra Madre Salone del Gusto

Dal 26 al 30 settembre, Torino ospiterà la più importante manifestazione internazionale dedicata al cibo sostenibile. Terra Madre Salone del Gusto vedrà la partecipazione di oltre 3.000 rappresentanti del movimento Slow Food provenienti da 120 Paesi. L’evento esplorerà temi cruciali come il rapporto tra uomo e natura, con oltre 600 conferenze, incontri e laboratori del gusto, che coinvolgeranno produttori, attivisti e personalità internazionali.

Le proposte di Slow Food per il G7 Agricoltura rappresentano un forte invito ad abbandonare pratiche dannose e ad abbracciare modelli più sostenibili per il futuro. La centralità del cibo come diritto umano e la protezione della natura devono diventare pilastri fondamentali per una vera transizione ecologica.

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