Settore salumeria italiano in crisi: peste suina e costi di produzione mettono a rischio posti di lavoro - Fornelliditalia.it

Settore salumeria italiano in crisi: peste suina e costi di produzione mettono a rischio posti di lavoro

La salumeria italiana si trova attualmente a fronteggiare una crisi profonda, provocata dalla peste suina africana e dall’aumento esponenziale dei costi di produzione. Queste sfide mettono a repentaglio non solo la stabilità finanziaria delle aziende, ma anche un numero significativo di posti di lavoro lungo l’intera filiera. Con una richiesta urgente di supporto governativo in vista della prossima legge di bilancio, i rappresentanti del settore chiedono interventi immediati per riportare la concorrenzialità sul mercato.

la peste suina africana: un nemico temibile per il settore

L’impatto economico della Psa

La peste suina africana si è rivelata una calamità per il settore della salumeria, costringendo le aziende a confrontarsi con perdite economiche devastanti. Dall’inizio del 2022, si stima che il settore stia perdendo circa 20 milioni di euro al mese in esportazioni, a causa delle restrizioni imposte da numerosi Paesi terzi, che hanno bloccato le importazioni dei nostri prodotti alimentari per precauzione. Questa situazione ha reso la Psa non solo una questione sanitaria, ma anche una crisi economica di vasta portata, minacciando la sostenibilità delle aziende e la continuità dei posti di lavoro.

I costi alle stelle e le loro conseguenze

L’evoluzione della malattia ha portato a un aumento dei contagi, estendendosi dai cinghiali ai suini domestici, il che ha generato una spirale pericolosa per il costo delle materie prime, essenziali per la produzione di salumi di qualità, Dop e Igp. I prezzi della carne suina sono saliti a livelli senza precedenti, rendendo difficile per le aziende mantenere la competitività nel mercato globale. A questo proposito, è fondamentale che il governo adotti misure straordinarie per incentivare una ripresa che possa garantire la sopravvivenza di un patrimonio così importante per la gastronomia italiana.

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richieste urgenti: misure per sostenere il comparto

Finanziamenti e riduzione dell’IVA

Lorenzo Beretta, presidente di Assica, è vocalmente chiaro nell’identificare le misure più urgenti da intraprendere. Una richiesta fondamentale è quella di destinare adeguate risorse finanziarie al commissario straordinario per la Psa. Beretta ha sottolineato l’importanza di un intervento sul regime IVA per il settore, chiedendo l’azzeramento dell’aliquota o almeno una riduzione dal 10% al 4%. Questa proposta non solo alleggerirebbe il peso sui consumatori, ma potrebbe anche stimolare il consumo di prodotti tradizionali italiani, tanto apprezzati nel nostro Paese e all’estero.

Credito d’imposta per l’export

Un altro elemento cruciale sottolineato da Beretta riguarda l’implementazione di un credito d’imposta a supporto degli investimenti destinati all’export. Questa misura potrebbe risultare fondamentale per aiutare le aziende a posizionarsi meglio nei mercati internazionali, recuperando parte delle perdite subite a causa della situazione attuale. Avere a disposizione incentivi economici favorirebbe la crescita e lo sviluppo del settore, garantendo nel contempo la protezione e la valorizzazione della tradizione salumiera italiana.

un appello alla risolutezza governativa

Il settore della salumeria si trova in un momento cruciale, richiedendo risposte immediate e decisive. Con l’appello di Lorenzo Beretta, il governo ha di fronte a sé la responsabilità di agire per salvaguardare un’industria fondamentale per il nostro Paese. Le proposte di intervento sono chiare e necessitano di un’attenzione significativa per garantire la sopravvivenza di aziende storiche e una continuità lavorativa per i tanti professionisti del settore. L’adozione di misure adeguate non è solo un’opzione, ma una necessità impellente per preservare un patrimonio culinario che rappresenta una parte essenziale della cultura italiana.

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