L’Etna, noto per la sua produzione vinicola, si trova di fronte a nuove sfide che richiedono strategie innovative per preservare la sua crescita nel settore. Salvino Benanti, uno dei principali produttori della DOC Etna, ha proposto soluzioni importanti per garantire la prosperità dei vini bianchi locali di qualità.
La necessità di una cooperativa per i produttori dell’Etna
Negli ultimi anni, il numero crescente di produttori di vino sull’Etna ha portato vitalità al settore, ma ha anche generato una concorrenza non equa e insostenibile. Benanti, con la sua esperienza nella produzione di circa 170 mila bottiglie all’anno, ha compreso l’importanza dell’aggregazione per affrontare le sfide attuali del mercato. Una cooperativa potrebbe essere la chiave per unire le forze delle numerose piccole aziende e garantire così una produzione di qualità e sostenibile nel tempo.
Revisione del disciplinare di produzione e esigenze di mercato
Oltre alla proposta di cooperativa, Benanti evidenzia l’importanza di rivedere il disciplinare di produzione dei vini bianchi dell’Etna. Attualmente considerato troppo permissivo, il disciplinare non riesce a definire in maniera chiara l’identità dei vini bianchi, che stanno raggiungendo numeri significativi equiparabili a quelli dei vini rossi. Benanti mette in evidenza che non tutte le zone dell’Etna sono adatte per produrre vini bianchi di alta qualità, suggerendo una maggiore standardizzazione per rendere i vini più riconoscibili e appetibili sul mercato.
Prospettive future e il cammino verso l’eccellenza
Le proposte avanzate da Benanti offrono uno sguardo verso un cambiamento necessario per fronteggiare le sfide future, portando i vini bianchi dell’Etna a un nuovo livello di prestigio. La revisione del disciplinare e l’implementazione di una cooperativa potrebbero rappresentare le strategie chiave per garantire la crescita e il successo continuo del settore vinicolo dell’Etna.
