Riduzione delle accise sulla birra: l’appello di AssoBirra per il decreto Milleproroghe

Riduzione delle accise sulla birra: l'appello di AssoBirra per il decreto Milleproroghe - Fornelliditalia.it

La questione delle accise sulla birra sta riacquistando centralità nel dibattito politico ed economico italiano. Recentemente, Alfredo Pratolongo, Presidente di AssoBirra, ha rinnovato la richiesta di una riduzione strutturale dell’aliquota generale delle accise, invitando le istituzioni a considerarne l’inserimento nel decreto Milleproroghe. Questa iniziativa mira a supportare il settore brassicolo italiano, che dipende in gran parte dall’utilizzo del malto d’orzo prodotto nel paese.

Il contesto della richiesta di riduzione delle accise

Il ruolo della produzione italiana di birra

Da anni, la birra italiana ha registrato una crescita significativa, contribuendo non solo all’economia nazionale ma anche alla valorizzazione delle produzioni locali. Ogni anno, gran parte dei birrifici, in particolare quelli di grandi dimensioni, acquista malto d’orzo da agricoltori italiani, sostenendo così l’agricoltura nazionale. Tuttavia, le accise elevate rappresentano un ostacolo per la competitività del settore e per la sostenibilità dei piccoli produttori.

Impatti economici e sociali delle accise

Le accise sulla birra hanno un impatto diretto non solo sui produttori ma anche sui consumatori. Secondo Pratolongo, “la tassazione attuale sui formati di birra più popolari, come quelle da 0,66 cl, è particolarmente gravosa, arrivando a superare il 40% del prezzo finale”. Questo incide sulla domanda e sui comportamenti di acquisto, soprattutto tra le fasce sociali più deboli. Ridurre le accise sarebbe un passo verso un consumo più accessibile, favorendo un legame più diretto tra birra italiana e consumatori.

L’emendamento approvato dalla Commissione Bilancio

Dettagli dell’emendamento

L’emendamento per la riduzione delle accise, recentemente approvato dalla Commissione Bilancio della Camera, è specificamente rivolto ai piccoli produttori di birra, ossia quelli con una produzione inferiore a 60.000 ettolitri. Questa misura è stata accolta con favore da Pratolongo, che ha sottolineato l’importanza di estendere le riduzioni a tutti gli attori del mercato.

Benefici per il settore brassicolo

L’approvazione di questo emendamento rappresenta un segnale positivo per il comparto brassicolo italiano, segnando una svolta nella politica fiscale legata alla birra. Non solo stimola gli investimenti da parte dei produttori, ma incoraggia anche uno sviluppo più sostenibile dell’intera filiera. La richiesta di una visione più ampia, che abbracci tutti i produttori, riflette la necessità di una riforma che renda il sistema fiscale più equo e in grado di supportare l’intero settore.

Il supporto della Commissione Agricoltura

La posizione della Commissione

La recente approvazione della Commissione Agricoltura precede quella della Commissione Bilancio e mostra un approccio coordinato verso la riduzione delle accise. Infatti, la Commissione Agricoltura ha manifestato la propria approvazione per una misura che non solo favorisce i piccoli produttori, ma intende anche garantire la competitività del settore nel suo complesso.

L’importanza del sostegno politico

Il sostegno da parte della Commissione Agricoltura è cruciale poiché dimostra una consapevolezza crescente delle difficoltà che il settore della birra sta affrontando. Questo impegno politico rappresenta una possibilità concreta di riformare il sistema fiscale, rendendo le accise più giuste e adeguate alle condizioni del mercato.

Pratolongo conclude sottolineando che “è fondamentale per il settore brassicolo ricevere sostegno e riconoscimento da parte delle istituzioni per continuare a prosperare, proteggendo tanto i produttori quanto i consumatori.”