Nel cuore del Collio, un gruppo di produttori sta unendo le forze per esaltare le qualità del Pinot Bianco, un vitigno che merita di essere riscoperto e rivalutato. La Rete del Pinot Bianco si propone di promuovere l’eleganza e il carattere di un vino che, come il paesaggio che lo circonda, affascina con le sue raffinatezza e complessità. Ornella Venica, figura centrale di questo progetto, racconta come è nata l’idea di creare una rete di produttori per dare nuova vita a un vino che rischiava di essere dimenticato.
La nascita della Rete del Pinot Bianco
Il contesto nel Collio
La Rete del Pinot Bianco è stata fondata da Marco Felluga nel 2019, con l’intento di riunire produttori locali affini nello spirito e nella missione. Felluga ha compreso l’importanza di lavorare in team per rivalutare un vitigno che, nel Collio, stava perdendo importanza. Ornella Venica evidenzia come la rete sia composta da sei produttori, ciascuno conforme a un proprio stile e filosofia. Insieme, questi viticoltori aspirano a creare un circuito di qualità che valorizzi le straordinarie caratteristiche di questo vino attraverso eventi e degustazioni.
Ogni produttore porta con sé una storia unica, contribuendo a delineare un ritratto poliedrico del Pinot Bianco. L’obiettivo essenziale è quello di far convivere le differenze, creando un’atmosfera di sinergia. Grazie a un percorso degustativo ricco di varietà, gli appassionati hanno l’opportunità di apprezzare non solo i vini attuali, ma anche annate più datate che mettono in evidenza l’evoluzione e la capacità del Pinot Bianco di invecchiare con grazia.
L’approccio comunicativo e promozionale
Ornella Venica e gli altri membri della rete stanno lavorando anche per costruire una narrazione attorno al Pinot Bianco, un vino che merita attenzione e riconoscimento. Questo approccio si traduce in eventi dedicati, degustazioni e collaborazioni con sommelier, ristoratori e appassionati. La rete si propone di fungere da ambasciatrice per il Pinot Bianco, non soltanto nel contesto regionale, ma anche a livello nazionale e internazionale.
L’idea è di mostrare come il Pinot Bianco non sia solo un vino da tavola, ma un prodotto di alta qualità in grado di esprimere il territorio e la cultura del Collio. Ogni calice racconta la storia di una terra ricca di tradizioni e bellezze naturali, favorendo un collegamento unico tra l’arte della viticoltura e l’apprezzamento dei consumatori. In questo scenario, la comunicazione gioca un ruolo chiave nell’aumentare la consapevolezza riguardo a questo vitigno.
Approfondimento sui produttori della rete
Il lavoro di Alessio Komjanc
Il produttore Alessio Komjanc ha fondato la sua azienda nel 1973 con il nobile intento di realizzare vini e oli di altissima qualità. La sua dedizione ha portato nel 2000 all’ingresso attivo dei quattro figli, che hanno apportato nuove idee e ottimizzazioni nella filiera produttiva. Oggi, il marchio Komjanc è considerato uno dei migliori interpreti del Pinot Bianco. Le annate 2023 e 2022 presentano profumi eleganti di agrumi, rosmarino e una leggera nota di lavanda, mentre il 2022 offre anche una spinta minerale e sapida in più rispetto al 2023, tutte con un’alcolicità ben gestita che contribuisce a una persistenza raffinata.
Il contributo di Marco Felluga
Marco Felluga, un pioniere del vino nel Collio, ha acquistato i vigneti intorno a Russiz Superiore nel 1966. Sotto la sua guida – e poi sotto quella del figlio Roberto – l’azienda è cresciuta esponenzialmente, diventando sinonimo della qualità dei vini bianchi da invecchiamento. La figlia Ilaria ha ora preso il timone, continuando un’eredità di eccellenza. Le annate 2023 e 2020 della Riserva mostrano note di gelsomino, sambuco e una leggera sapidità, rendendo ogni sorso un’esperienza diversa ma coerente con il terroir.
Le tradizioni di Toros
Franco Toros si distingue per il suo approccio artigianale alla vinificazione. Gli anni di esperienza hanno reso i suoi vini autentici ambasciatori del Collio. La scelta di degustazione tra le annate 2023 e 2018 mette in evidenza un’evoluzione gustativa decisa, con il 2023 incentrato su frutta matura e fiori di campo, mentre il 2018 evidenzia note agrumate. Entrambi i vini, pur provenendo da annate diverse, dimostrano una solida struttura e una piacevolezza che ne favorisce la beva.
Caratteristiche distintive dei vini della rete
Venica&Venica: tradizione e modernità
L’azienda Venica&Venica è stata fondata nel 1930 da Daniele Venica. Sotto la guida dei suoi successori, è divenuta un simbolo di qualità nel panorama vinicolo. Le annate Talis 2023 e 2017 offrono profumi freschi e terziari consolidati. Il primo è caratterizzato da fragranza e ricchezza fruttata, mentre il secondo presenta eleganti note di evoluzione, rivelando sfumature affascinanti che affermano la versatilità del Pinot Bianco.
L’importanza della famiglia Livon
La famiglia Livon, con i vigneti dislocati in uno dei migliori cru del Collio, ha saputo ottenere vini distintivi grazie alle condizioni climatiche e alla ricerca costante della qualità. Nella degustazione tra le annate 2022 e 2016, la contrapposizione di frutta matura e freschezza aromatica si riflette in un profilo sensoriale complesso e intrigante, che evidenzia l’importanza dell’innovazione continua.
L’arte di Loretto Pali
Loretto Pali ha saputo trasformare il Castello di Spessa in uno dei luoghi di eccellenza vinicola del Collio. L’azienda ha conquistato rapidamente un posto di rilievo, offrendo vini come il Pinot Bianco Santarosa 2022, che presenta sentori fruttati e minerali. Il Collio Bianco SanSerff 2015, con uve a base di Pinot Bianco e Fiulano, completa l’offerta con caratteristiche aromatiche complesse, evidenziando l’eleganza e la freschezza del vitigno.
Il percorso di degustazione del Pinot Bianco
La Rete del Pinot Bianco rappresenta un’opportunità straordinaria per esplorare un assortimento di 12 vini provenienti da 6 produttori diverse in un viaggio attraverso 7 annate, dal 2023 fino al 2015. Questo offre una testimonianza vivente della capacità del Pinot Bianco di adattarsi e prosperare nel tempo. Ogni bicchiere racconta una storia di passione, dedizione e un impegno collettivo per la salvaguardia e la valorizzazione di un patrimonio vitivinicolo. La Rete non sta solo preservando la tradizione, ma sta portando il Pinot Bianco verso nuove vette di eccellenza e riconoscimento.