Il progetto Horizon Europe Seacure si lancia in una sfida ambiziosa per il recupero degli ecosistemi acquatici europei, coinvolgendo aree chiave come il fiume Esino e la Riserva Naturale di Ripa Bianca. Con un budget di 8 milioni di euro, questo programma cruciale mira a ridurre l’inquinamento da nutrienti nelle acque superficiali e a migliorare i sistemi di depurazione delle acque reflue in vari Paesi europei.
Il progetto Seacure: obiettivi e partner
Un’iniziativa europea di alto profilo
Il progetto Seacure è parte integrante della missione “Restore our Ocean and Waters” dell’Unione Europea, un’iniziativa destinata a recuperare e proteggere gli ecosistemi acquatici. Il programma prevede attività di ricerca che si estenderanno su un periodo di quattro anni, nei Paesi di Spagna, Italia, Grecia, Austria e Belgio. Saranno coinvolti 25 partner, compresi università, enti pubblici, associazioni non governative e imprese private, tutti concentrati su un obiettivo comune: migliorare la qualità delle acque e promuovere la sostenibilità ambientale.
I casi studio identificati
Tra i sei casi studio selezionati per la loro rilevanza ecologica ci sono il Mar Menor e la Catalogna centrale in Spagna, il delta del Po e il fiume Esino in Italia, e il delta del fiume Axios e la pianura della Tessaglia in Grecia. Questo approccio multidisciplinare consentirà di sviluppare e testare nuove tecnologie e pratiche efficaci per contrastare l’inquinamento delle acque superficiali e per ottimizzare i sistemi di depurazione. Una particolare attenzione sarà riservata alla possibilità di recuperare fertilizzanti in forma solida e al riutilizzo delle acque, creando sinergie tra ambiente e agricoltura.
Le attività di ricerca nell’area del fiume Esino
Coordinamento dell’Università Politecnica delle Marche
Le indagini relative al bacino dell’Esino saranno condotte da un team di ricerca diretto dal professor Francesco Fatone dell’Università Politecnica delle Marche. In sinergia con Viva Servizi e WWF Italia, il gruppo si concentrerà su un approccio innovativo al trattamento delle acque reflue, in particolare presso l’impianto di depurazione di Jesi. L’impianto sta attualmente implementando un sistema di fitodepurazione, che sfrutta piante acquatiche per affinare le acque reflue, riducendone l’impatto ambientale.
La riserva naturale di Ripa Bianca: un ecosistema da proteggere
L’Oasi Ripa Bianca di Jesi rappresenta un habitat di grande valore ecologico e sarà il fulcro delle attività di ricerca. Situata nelle vicinanze dell’impianto di depurazione, quest’area rappresenta un’opportunità unica per studiare come gli interventi sul trattamento delle acque possano avere effetti benefici sugli ecosistemi acquatici. Il progetto punta a promuovere un’elevata performance depurativa delle acque reflue, garantendo al contempo il recupero delle risorse biologiche utili per l’agricoltura locale.
L’incontro a Ripa Bianca: coinvolgimento della comunità
Un evento di sinergia tra attori locali
Ieri, la Riserva Naturale di Ripa Bianca ha ospitato un incontro significativo per discutere le attività di ricerca del progetto Seacure. L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti di diversi settori, inclusi gli attori coinvolti nel “Contratto di Fiume” dell’Esino come Regione e Provincia, nonché le aziende agricole locali, compresa Fileni e Antonio Trionfi Honorati, insieme a varie associazioni agricole.
Focus sulle problematiche dell’inquinamento
David Belfiori, direttore dell’Oasi di Ripa Bianca, ha sottolineato l’importanza del dibattito che ha messo in luce le problematiche legate all’inquinamento da nutrienti nel territorio marchigiano. Questo incontro ha rappresentato un passo fondamentale nella creazione di reti di collaborazione e nella definizione di strategie condivise per affrontare e contrastare l’inquinamento delle acque, a beneficio di tutta la comunità locale.
In sintesi, il progetto Seacure è un esempio di come la ricerca scientifica possa unirsi a iniziative locali per promuovere pratiche sostenibili, tutelando preziose risorse ambientali come il fiume Esino e le sue acque. Il coinvolgimento della comunità e dei soggetti interessati sarà cruciale per il successo di questo ambizioso programma europeo.