Fornelli d'Italia

Porceddu sardo al forno. Come si cucina… e i segreti di nonna Teresa

di Jusy Coppola

Il porceddu, o porchetto sardo, è uno dei piatti più emblematici della Sardegna. Questa ricetta tradizionale è legata indissolubilmente alla cultura e alle feste dell’isola, dove il maialino da latte viene preparato con cura e passione. Tradizionalmente, il porceddu viene cotto allo spiedo, all’aperto, su un letto di braci ardenti, o addirittura sotterrato in una buca insieme alla brace. Tuttavia, è possibile ottenere un risultato altrettanto delizioso utilizzando il forno di casa.

Il porceddu rappresenta la quintessenza della cucina rustica e genuina della Sardegna. Il segreto del suo sapore unico risiede nella qualità degli ingredienti e nella cottura lenta e paziente. La carne del maialino, tenera e succulenta, si arricchisce dei profumi delle erbe aromatiche come il mirto, il rosmarino e il finocchietto selvatico, che crescono rigogliosi nelle campagne sarde. La pelle, croccante e dorata, è una vera delizia per il palato.

Preparare il porceddu sardo al forno è un’arte che richiede tempo e dedizione, ma il risultato è un piatto che conquista per il suo gusto inconfondibile e la sua straordinaria fragranza. È un piatto perfetto per le grandi occasioni e le feste, capace di riunire intorno alla tavola amici e familiari per condividere un momento di gioia e convivialità.

porceddu

Per avere una ricetta genuina, e soprattutto qualche segreto, ci siamo rivolti a nonna Teresa, isolana di Palau, proprio nel magnifico golfo della Maddalena. Ora, scopriamo insieme come preparare il porceddu sardo al forno, seguendo la ricetta tradizionale e alcuni consigli per esaltare al meglio i sapori di questa prelibatezza.

La ricetta che proponiamo è per un porceddu intero, ma è possibile prenderne anche solo metà o solo la coscia. Ovviamente vanno ricalibrati gli ingredienti, anche se il procedimento è lo stesso.

Ingredienti

  • 1 maialino da latte intero (circa 5-6 kg)
  • Sale grosso q.b.
  • 4-5 rametti di rosmarino
  • 4-5 rametti di mirto
  • 2-3 rametti di finocchietto selvatico (facoltativo)
  • 2-3 spicchi d’aglio
  • Olio extravergine di oliva q.b.

Preparazione

  1. Preparare il maialino: lavare il maialino da latte sotto acqua corrente e asciugarlo con cura. Massaggiare la carne con abbondante sale grosso, sia all’interno che all’esterno. Lasciare riposare per circa 1 ora.
  2. Aromatizzare il maialino: tritare grossolanamente l’aglio, il rosmarino, il mirto e il finocchietto selvatico. Inserire gli aromi all’interno del maialino, distribuendoli uniformemente. Massaggiare anche l’esterno con un po’ di olio extravergine di oliva.
  3. Preriscaldare il forno: preriscaldare il forno a 160°C.
  4. Cuocere il maialino: posizionare il maialino in una teglia dove è stato preparato un “letto” di mirto. Cuocere il maialino nel forno preriscaldato (a 100 gradi se ventilato, circa 200 se normale) per circa 4-5 ore.
  5. Dorare la pelle: nonna Teresa, al contrario di quanto dicono molte ricette che consigliano a metà cottura di girare il maialino per garantire una cottura uniforme, ci spiega invece che il maialino non va toccato, per permettere alla crosta di prendere la sua proverbiale croccantezza..
  6. Servire: una volta cotto, lasciare riposare il maialino per circa 15 minuti prima di tagliarlo. Per tagliarlo, si può utilizzare anche un’ascia e un tagliere, Servire caldo, accompagnato da contorni semplici come patate arrosto o verdure grigliate.

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