Le polpette di bollito sono un piatto semplice e gustoso, perfetto per recuperare la carne avanzata dal bollito e trasformarla in una ricetta sfiziosa e irresistibile. Questa ri-ricetta, ispirata alla cucina delle nostre nonne, valorizza al meglio ogni ingrediente senza sprechi.
Ingredienti per 4 persone
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600 gr di carne per bollito
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1/2 costa di sedano
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2 carote
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1 cipolla
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2 uova
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1/2 mazzetto di prezzemolo fresco tritato
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q.b. pane grattugiato
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1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
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q.b. olio di semi per la frittura
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q.b. sale
Preparazione
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Cuocere la carne
Porta a bollore abbondante acqua in una pentola capiente con sedano, cipolla e carote. Quando l’acqua raggiunge l’ebollizione, aggiungi la carne, aggiusta di sale e lascia cuocere a fuoco basso per circa 3 ore, fino a quando la carne non si sfalderà facilmente sotto la pressione di una forchetta. -
Preparare l’impasto per le polpette
Una volta cotta, lascia intiepidire la carne e tritala finemente. In una ciotola capiente, unisci la carne tritata con le uova, il prezzemolo, un po’ di pangrattato e un cucchiaio di olio extravergine di oliva. Mescola bene fino ad ottenere un impasto omogeneo e compatto. -
Formare e friggere le polpette
Con le mani leggermente umide, forma delle palline di dimensioni non troppo grandi e passale nel pangrattato per ricoprirle uniformemente. Scalda l’olio di semi in una padella capiente e friggi le polpette fino a quando non saranno dorate e croccanti. -
Servire
Scola le polpette su carta assorbente per eliminare l’eccesso di olio e aggiusta di sale. Servile calde, magari accompagnate da una fresca insalata o da patate al forno.
Consiglio antispreco: Se avanza del bollito, conservalo in frigorifero e usalo per preparare queste deliziose polpette il giorno successivo!

Lo Chef Marco Silvestri, originario di Rieti, vanta una ventennale esperienza nel mondo della gastronomia. Specializzato nella cucina romana, umbra, siciliana, napoletana e creativa, si distingue per la sua capacità di fondere tradizione e innovazione nei piatti che propone. Dopo aver frequentato l’Accademia di cucina presso la scuola “Tu Chef” di Roma, ottenendo un attestato riconosciuto a livello internazionale, è entrato a far parte della Federazione Italiana Cuochi nel 2010, di cui è tuttora membro attivo.
La sua competenza spazia dalla panificazione (pane, pizza alla teglia e tonda) ai dolci (sia da dispensa che al cucchiaio), grazie anche all’attestato HACCP che garantisce un elevato standard di sicurezza alimentare.
Nel corso della sua carriera, ha collaborato con chef di fama nazionale come Alessandro Circiello, Alessandro Borghese, Antonino Cannavacciuolo e il maestro Gualtiero Marchesi, presso il rinomato ristorante “Hosteria dell’Orso”. Ha inoltre organizzato eventi di prestigio per personalità del calibro di Bruno Vespa, Silvio Berlusconi, Beppe Grillo ed Enrico Papi, in collaborazione con la Federazione Italiana Cuochi.
Oltre all’attività di chef, Marco Silvestri ha lavorato come docente presso l’“Accademia di Cucina”, tenendo corsi di gastronomia, panificazione e pasticceria, sia per gruppi che per lezioni private.
Grande estimatore della cucina umbra, lo Chef Silvestri ne esalta la ricchezza e la qualità: “Il tartufo è il protagonista indiscusso di questa cucina regionale, con ben sette varietà diverse, dal nero al bianco, che regalano una straordinaria esperienza sensoriale. Inoltre, le carni – suine, bovine, da cortile o da cacciagione – riflettono l’antica tradizione contadina, mentre i prodotti dell’agricoltura locale, come l’olio d’oliva, le lenticchie di Castelluccio e il sedano nero di Trevi, testimoniano l’eccellenza di questa terra.”
Per Marco Silvestri, la cucina umbra è un esempio perfetto di semplicità e genuinità: piatti poco elaborati, ma sempre armoniosi nei sapori e ricchi di profumi, in grado di soddisfare ogni palato. Un maestro della tradizione e della creatività, lo Chef Marco Silvestri continua a portare avanti la sua visione culinaria, lasciando un’impronta indelebile nella gastronomia italiana.