Il turismo del vino in Italia si presenta in forma smagliante, come dimostra la prima indagine condotta dal Movimento Turismo del Vino. Questo studio, che metterà in evidenza le differenze regionali, sarà svelato durante il Vinitaly Tourism, un evento che si svolgerà a Verona dal 9 al 12 aprile 2025. La fiera, dedicata all’enoturismo, rappresenta un’importante piattaforma di incontro tra produttori e professionisti del settore. Le cantine del Movimento Turismo del Vino (MTV) saranno protagoniste di questa analisi, realizzata dal Centro Studi Enoturistici e Oleoturistici (CESEO), sotto la direzione di Antonello Maruotti, Professore Ordinario di Statistica presso l’Università LUMSA.
Il ruolo del ceso e l’analisi delle regioni
Il CESEO, recentemente istituito presso l’Università LUMSA, è presieduto da Dario Stefàno e diretto da Donatella Cinelli Colombini. Questo centro di ricerca si appresta a debuttare al Vinitaly 2025, portando con sé un’analisi approfondita delle peculiarità turistiche delle diverse aree italiane. L’indagine si concentrerà su come il Nord, il Centro e il Sud si distinguono nel panorama dell’enoturismo italiano.
Il Sud, ad esempio, si distingue per un forte focus sull’intrattenimento e sull’abbinamento tra cibo e vino, oltre a una significativa presenza online. Al contrario, il Centro si caratterizza per le sue attività legate al paesaggio, mentre le cantine del Nord mostrano una maggiore flessibilità in termini di aperture. Queste informazioni saranno cruciali per comprendere le dinamiche del settore e le opportunità di crescita.
Il convegno e i protagonisti
L’incontro di mercoledì 9 aprile presso il Business Point del Vinitaly vedrà la partecipazione di Violante Gardini Cinelli Colombini, presidente del Movimento Turismo del Vino, e Antonello Maruotti. Gardini ha espresso il suo entusiasmo per il ruolo del Movimento all’interno del Vinitaly Tourism, sottolineando come l’indagine del CESEO metta in luce le caratteristiche distintive delle varie regioni italiane. Questo focus è fondamentale per analizzare le modalità di crescita e trasformazione del settore, evidenziando le sfide e le opportunità che ogni regione deve affrontare.
L’analisi ha rivelato un’eterogeneità significativa nel panorama enoturistico italiano, un aspetto che rappresenta sia una forza che una sfida. Le cantine del Sud, ad esempio, si sono distinte per la loro offerta di intrattenimento, mentre nel Centro l’attenzione si concentra sul paesaggio e sull’esperienza immersiva in vigna. La varietà di esperienze offerte è un importante fattore di competitività, con le cantine del Friuli Venezia Giulia, Toscana e Umbria che si posizionano ai vertici per quanto riguarda le esperienze premium.
Il futuro dell’enoturismo in italia
Il 9 aprile, alle 13.35, il Business Point del Palaexpo ospiterà un evento chiave per approfondire le potenzialità del turismo del vino in Italia. Sarà un’opportunità per esplorare come le diverse aree del paese possano valorizzare le loro peculiarità e differenziarsi nel mercato. L’analisi dei dati suggerisce che il Sud ha una marcia in più in termini di comunicazione, con il 55% delle cantine che considera la presenza online e l’e-commerce come un asset cruciale per il fatturato.
Con un’Italia del vino che si presenta dinamica e diversificata, il futuro dell’enoturismo appare promettente. Le cantine sono chiamate a sviluppare strategie mirate per valorizzare le loro unicità e attrarre un pubblico sempre più vasto e variegato. L’evento del Vinitaly rappresenta quindi un momento decisivo per il settore, dove si discuterà di come affrontare le sfide e cogliere le opportunità che il mercato offre.