Nelle attività outdoor, specialmente in alta quota, la scelta di uno spuntino appropriato diventa cruciale per garantire prestazioni ottimali e mantenere l’energia. In questo contesto, sono emersi suggerimenti pratici da parte di Unione Italiana Food, in collaborazione con Michelangelo Giampietro, specialista in medicina dello sport e scienza dell’alimentazione. Questo articolo esplora le merende più indicate, evidenziando l’importanza della giusta alimentazione durante passeggiate in montagna.
Caratteristiche delle merende outdoor
Carboidrati complessi e giusta combinazione di nutrienti
Per affrontare escursioni in montagna, in particolare oltre i 1500-2000 metri di altitudine, è fondamentale che gli spuntini siano composti da carboidrati complessi, il cui apporto energetico risulta più duraturo. Si consigliano merende facilmente digeribili, in grado di sostenere l’endurance necessaria per affrontare il dispendio calorico superiore in alta quota. La giusta combinazione di energia, fornita dai carboidrati, insieme a una moderata quantità di grassi, contribuisce ad un innegabile supporto per l’organismo, specialmente quando le condizioni atmosferiche rendono più difficile la respirazione e quindi l’apporto di ossigeno.
Esempi di spuntini consigliati
Le opzioni per merende in alta montagna spaziano da un panino farcito con bresaola e olive, da abbinare a un frutto di stagione, a alternative più dolci come un plumcake con noci e una porzione di biscotti integrali accompagnati da una pera. In alternativa, si può optare per un panino di segale con ricotta e miele, o per spuntini freschi come un’arancia con mirtilli. Sono validi anche muffin o merendine di pasta sfoglia farcite con marmellata, così come un panino integrale con confettura e un finocchio. Ogni combinazione è volta a garantire un sostegno energetico durante l’attività fisica, mantenendo il piacere e la varietà alimentare.
Necessità nutrizionali in alta quota
Il fabbisogno energetico aumentato
Il dottor Giampietro sottolinea come durante l’attività fisica in alta montagna il corpo richieda frequenti rifornimenti energetici, dati gli elevati livelli di dispendio calorico. Le difficoltà nella respirazione, causate dalla pressione atmosferica ridotta, comportano un incremento nel fabbisogno energetico. Quindi, è essenziale fare attenzione alla qualità e quantità delle merende consumate, per evitare cali di energia e garantire un buon livello di prestazione.
Impatto sulla salute e prestazioni
Una corretta alimentazione non solo aiuta a migliorare le performance fisiche, ma supporta anche la salute generale. Ingredienti freschi e naturali, come frutta e noci, non solo forniscono energia, ma apportano anche importanti vitamine e minerali. È fondamentale adottare un approccio bilanciato all’alimentazione, considerando le specifiche necessità di chi pratica sport di montagna, soprattutto quando le escursioni si prolungano per diverse ore.
Il profilo degli italiani sportivi
Tendenze alimentari e stile di vita attivo
Secondo un’indagine condotta da Bva Doxa per Unione Italiana Food, si è riscontrato che la maggior parte degli italiani, in particolare quelli sotto i 40 anni, ha una buona propensione per le merende. Nella fascia di età compresa tra 18 e 41 anni, l’82% dichiara di fare merenda regolarmente. I cibi più frequentemente consumati includono frutta , yogurt , crackers , biscotti e merendine .
Il ruolo dell’educazione alimentare
Questi dati evidenziano non solo un interesse crescente per uno stile di vita attivo, ma anche l’importanza dell’educazione alimentare. È fondamentale incoraggiare le nuove generazioni a fare scelte sane, sia per quanto riguarda l’alimentazione che il movimento, affinché possano affrontare con energia e vitalità le sfide delle escursioni in montagna. La consapevolezza alimentare potrebbe giocare un ruolo determinante nel promuovere una cultura della salute e del benessere, contribuendo a formare sportivi più preparati e informati.