Cucina e Sapori – Il Totti gate nacque in una delle sale del suo ristorante. Fu qui che Luciano Spalletti si sfogò con alcuni giornalisti sul rapporto difficile con il suo Capitano. I compleanni dei giocatori li ha fatti quasi tutti tra portate di crudo e piatti tipici romani. E sono 90 anni che lo storico ristorante romano, noto anche come il ristorante delle celebrità, all’Eur in Via Dei Genieri, accompagna la storia di Roma dei romanisti. Soprattutto della vita sportiva della Capitale accogliendo tantissimi giocatori e allenatori che si sono succeduti nel tempo. Ma in questi giorni l’occasione era ghiotta e per questo che da Checco dello Scapicollo non poteva mancare il menù dedicato a Josè Mourinho. Tutto volto all’attacco.
Il modulo del… piatto
Lo schema vincente messo a punto dal patron del ristorante, Francesco Testa, è formato da un antipasto misto carciofi e come primo gli storici bucatini all’amatriciana, premiati con la Champions League degli chef. A centrocampo non manca il filetto con funghi porcini e per andare in gol c’è la classe e l’eleganza del tiramisù di Checco. “E’ stato un gioco ma volevamo anche noi festeggiare – dichiara Francesco Testa – l’arrivo dello special one. Per noi romanisti l’arrivo del nuovo allenatore è una festa tipo il carnevale di Rio. Da quando è uscita la notizia sembrava che a Roma fosse pure sparito il Covid”.
Cucina e gourmet
Da 90 anni, infatti, la famiglia Testa si occupa di ristorazione per grandi e piccoli eventi facendosi conoscere come una delle storiche firme della Capitale in fatto di cucina gourmet e romanità a tavola. In quasi cento anni nel locale di Checco si sono susseguiti oltre duemila eventi che hanno accompagnato la storia di Roma e dei romani. Conosciuto anche come ristorante dei famosi, a tavola da Checco Dello Scapicollo nel corso di tutte queste primavere si sono avvicendati alcuni tra i più prestigiosi nomi dello spettacolo e dello sport del panorama nazionale ed internazionale: da Woody Allen ad Al Pacino la lista è lunghissima. E le foto appese ai muri dello storico locale ne sono la conferma.
Lo sfogo
“Dopo tante difficoltà siamo tornati a lavorare ma ancora con diverse restrizioni ci limitano – continua Testa – speriamo che il coprifuoco venga tolto e ci venga data la possibilità di mangiare all’interno così da tornare velocemente alla normalità”.
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