Lutto nel mondo del vino: scompare Flavio Accornero, gigante dell’enologia astigiana a 63 anni

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Flavio Accornero, un colosso dell’enologia piemontese, ci ha lasciati all’età di 63 anni. Con un contributo significativo al settore vitivinicolo e una passione per la politica e la cultura, Accornero ha dedicato la sua vita alla valorizzazione del vino e alla promozione di un’Europa unita. Le sue iniziative hanno spaziato dalle cantine nazionali a consulenze internazionali, evidenziando il suo impegno a favore della cooperazione europea.

Flavio Accornero: un percorso professionale esemplare

L’ingresso nel mondo dell’enologia

Flavio Accornero ha iniziato la sua carriera nel 1981, intraprendendo un percorso dedicato interamente all’enologia. La sua passione e esperienza nel settore lo hanno reso uno dei principali rappresentanti dell’enologia ASTIGIANA. La sua abilità nel comprendere il terroir e nel valorizzare le caratteristiche uniche dei vini piemontesi hanno fatto di lui un professionista di riferimento tanto per i produttori locali quanto per gli appassionati.

Attività internazionale e consulenze

Oltre a operare nelle cantine piemontesi, Flavio Accornero ha anche intrapreso un’importante attività di consulenza internazionale. Nel 2011 ha aperto un ufficio di consulenza enologica a Sofia, Bulgaria. Questa mossa riflette la sua visione globale, tanto che era riuscito a integrare tradizioni locali e pratiche innovative raccolte durante i suoi viaggi attraverso l’Europa. La sua influenza ha toccato diverse aziende, trasformandosi in un ambasciatore del vino italiano all’estero e sostenendo l’idea che la cultura del vino potesse fungere da ponte tra le nazioni.

Le sue pubblicazioni e l’eredità enologica

Accornero non si è limitato solo alla pratica enologica, ma ha anche coniugato la sua passione per la scrittura e la divulgazione. Tra le opere più significative spiccano “Stati Uniti d’Europa”, del 2004, in cui sosteneva la necessità di cooperazione tra i paesi europei, e “L’Atlante dei vini del Piemonte”, pubblicato nel 2008. Questa ultima pubblicazione è un tributo alla varietà e alla ricchezza del patrimonio vitivinicolo piemontese, con l’obiettivo di educare il pubblico sull’importanza delle biodiversità presenti nella regione.

Impegno politico e visione per l’Europa

L’attività politica di Accornero

Flavio Accornero ha dedicato parte della sua vita alla politica attiva, scegliendo di utilizzare la sua esperienza e la sua competenza per contribuire al benessere della comunità. Dal 2000, ha partecipato alla vita politica locale e nazionale candidandosi con la Cdu e poi, nel 2004, con l’Udc alle elezioni europee. La sua carriera politica ha incluso ruoli importanti, come quello di consigliere e responsabile del dipartimento agricoltura per la regione, e nel 2007 è stato eletto segretario provinciale dell’Udc, dimostrando un forte impegno nei confronti delle questioni agricole e del settore vitivinicolo.

La sua visione di un’Europa unita

Accornero non solo ha lavorato nel settore vitivinicolo, ma ha sempre visto l’Europa come un’opportunità di crescita e di reciproca valorizzazione. La sua prospettiva europeista è emersa chiaramente nelle sue pubblicazioni e nelle sue attività pubbliche, dove sosteneva con convinzione che il vino potesse rappresentare un simbolo di unione tra le nazioni. In questo contesto, il suo operato politico si è intrecciato con la sua passione per il vino, evidenziando l’importanza della cultura enologica praticata in un contesto di cooperazione europea.

Un’eredità indelebile

Flavio Accornero lascia un’eredità profonda non solo nel mondo del vino, ma anche nella sua comunità. Alla sua famiglia, composta dalla moglie Marina, dal figlio Massimiliano, dalla madre Cecilia e dalla sorella Margherita, si uniscono i tanti amici e colleghi che lo hanno conosciuto e apprezzato. La sua generosità e dedizione rimarranno nella memoria di chi ha avuto la fortuna di incrociare il suo cammino.