L’importanza dell’intervento europeo per sostenere gli agricoltori italiani, secondo il ministro Lollobrigida

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L’Italia si riconosce pienamente nell’urgenza espressa dalla Commissione Europea per emendare il regolamento sull’Organizzazione comune dei mercati , un passo cruciale per rafforzare la posizione degli agricoltori all’interno della filiera agroalimentare. Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha condiviso la sua visione durante il Consiglio Ue Agrifish, in una sessione pubblica dedicata agli interventi proposti dalla Commissione verso il settore agricolo per sostenere gli agricoltori minacciati dalla pressione della grande distribuzione.

Il contesto dell’intervento sugli agricoltori

La posizione italiana

Il ministro Lollobrigida ha sottolineato l’importanza di un approccio mirato per fronteggiare le sfide che gli agricoltori italiani devono affrontare. Durante la discussione, il governo italiano ha accolto positivamente le proposte formulate dalla Commissione Europea a dicembre, che mirano a fornire risposte rapide alle esigenze del settore agricolo, evidenziando la necessità di un intervento veloce e concreto.

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Lollobrigida ha anche fatto riferimento ai significativi problemi che la grande distribuzione sta ponendo agli agricoltori, creando una morsa che compromette sia i margini di profitto sia la sostenibilità economica dell’intero settore. L’Italia, pertanto, si fa portavoce di un approccio che non solo contempla emendamenti specifici ma anche un’analisi globale delle problematiche che riguardano l’intera filiera.

Proposte emendative per settori specifici

Il ministro ha insistito sulla necessità di esplorare ulteriori ambiti che richiedono interventi urgentemente. Tra questi, ha menzionato in particolare il settore ortofrutticolo, per il quale sono già state presentate alcune proposte di modifica. Questa attenzione è essenziale dato il ruolo centrale che il settore ha nell’economia agricola italiana.

Inoltre, il settore vitivinicolo è stato evidenziato come un’area che necessita di misure specifiche, come l’armonizzazione delle norme sull’etichettatura elettronica. La conduzione di tali interventi, se attuata in modo efficace, potrebbe portare a una maggiore trasparenza e competitività, elementi vitali in un mercato in continua evoluzione.

Cooperazione transfrontaliera e pratiche sleali

Necessità di definizioni più chiare

Un altro tema cruciale toccato da Lollobrigida riguarda la proposta di cooperazione transfrontaliera per combattere le pratiche sleali nel mercato agricolo. Il ministro ha evidenziato la necessità di una definizione più delineata delle previsioni legate all’applicazione della direttiva nel mercato unico. Affinché tali misure possano avere un impatto significativo, risulta fondamentale chiarire il principio di territorialità e affrontare le potenziali difficoltà applicative della direttiva.

Struttura giuridica proposta

Per facilitare l’applicabilità della direttiva, il governo italiano suggerisce di perfezionare il testo, specificando l’ordinamento giuridico del singolo Stato membro da seguire. Questo è particolarmente importante per distinguere tra il livello minimo di armonizzazione imposto dalla normativa europea e le norme più restrittive adottate a livello nazionale.

In questa ottica, il ministro ha anche suggerito la creazione di un comitato Utp e una piattaforma informatica europea, attraverso cui gli Stati membri possano scambiare informazioni e migliori prassi, incrementando la cooperazione per affrontare collettivamente le sfide emergenti.

L’approccio proposto dalla Commissione e sostenuto dal governo italiano rappresenta dunque un passo fondamentale verso un sistema più equo e sostenibile per tutti gli attori coinvolti nella filiera agricola.