“Le brocchette: l’ode al mare sul litorale di Fiumicino”

Un ristorante che sembra uscito dai racconti di Hemingway, una storia di passione e rispetto del mare, della sua varietà e diversità, una narrazione firmata Carmine Carli, patron con una grande esperienza nel mondo della ristorazione che oggi celebra la bontà della cucina genuina.

Il mare, con le sue profondità misteriose, e la sua grande forza, ha sempre ammaliato gli esseri umani. Guardiamo al Blu immenso con timore reverenziale ma anche con gioia, associando a esso il divertimento, l’estate, e i romantici tramonti che si riflettono sull’acqua. Ma il mare è anche uno scrigno di tesori, che si schiude donando allo spettatore una magnifica vastità di emozioni e sensazioni. Una ricca tavolozza di colori e suggestioni, con cui Carmine Carli ha realizzato l’affresco della sua attività, Le Brocchette, una hosteria di mare che è un racconto a cielo aperto della meraviglia del litorale, e della sua storia personale.

La storia de Le Brocchette nelle parole del suo patron Carmine Carli

Quando avevo 4 anni mio padre è tornato al paese, dove ancora abbiamo un’azienda agricola, in cui si coltivava l’uva, e il grano; mio padre lo mieteva, caricava il mulo e lo portava al mulino, distante non più di un chilometro, e con la farina ottenuta mia madre preparava la pasta all’uovo, lasagne, fettuccine, tonnarelli. Quando avevo all’incirca undici anni tutto questo finì, e chiedevo spiegazioni a mio padre, perché tutto questo mi divertiva. Mi disse che non era più conveniente produrre e trasformare il grano, e la risposta generò in me tanta rabbia, perché sentivo la differenza con la farina acquistata, rispetto a quella che veniva dal grano delle nostre terre”.

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Basta questo piccolo aneddoto a comprendere il pensiero di Carmine Carli, patron de Le Brocchette, e la linea che nel corso degli anni ha deciso di imprimere al suo ristorante. Nei suoi occhi si vede il mare, nelle sue parole c’è l’eco di tempi lontani, di sapori genuini, di una vita più essenziale, dura, ma che regalava molte più soddisfazioni. E tutto questo oggi si riflette nella proposta gastronomica del locale.

Le Brocchette è una Hostaria di mare divenuta insegna di riferimento a Fiumicino grazie all’appassionato lavoro di Carmine Carli, un’esperienza quarantennale nel mondo della ristorazione, muovendo i primi passi a Roma per poi spostarsi sul litorale laziale, a Fregene prima, per poi arrivare nel 2010 a prendere questo locale, che negli anni ha impreziosito rendendolo un bellissimo giardino all’aperto nel quale poter gustare tutta la freschezza dei prodotti pescati quotidianamente.

Ho visto questo posto, mi è piaciuto, e ho deciso di lanciarmi in questa scommessa. In principio lavoravo con prodotti sempre di qualità, ma facendo la spesa nei soliti circuiti, e non era quello che volevo fare, l’idea che avevo in testa era un’altra. Ho iniziato a partecipare all’asta, ammirare l’offerta della banchina, finché un giorno non mi arriva un astice gigantesco, sarà stato almeno cinque chili, e ho capito l’importanza di questo mare, e quanto poco lo conoscessi”.

Carmine oggi è più consapevole di quella che è la biodiversità di questa sottozona del Mediterraneo, l’area 37.1 che “da Civitavecchia fino giù a Napoli rappresenta il miglior mare, a livello salino, per i pesci, i crostacei, gamberi rossi, rosa, ma anche seppie, polpi e tutte le altre meraviglie creature che lo popolano”.

Le Brocchette: un racconto di mare e passione

Se fosse un libro, Le Brocchette sarebbe un racconto di Hemingway, con tanto di barca, quella di una coppia di pescatori, con cui Carmine ha legato particolarmente e sono diventati il suo riferimento. “Del resto, avevo il mare letteralmente di fronte, pescatori con cui a mano a mano ho stretto amicizia ancor prima di diventar loro cliente. Soprattutto si è creato un forte legame con il proprietario di un peschereccio, e con suo padre, e con loro è nata un’amicizia bella e importante. Ogni volta che escono al largo condividono con me le loro impressioni e mi dicono cosa ci offrirà il mare quel giorno, e in base a questo io posso già delineare il menu, ancor prima che si apra l’asta al pomeriggio”.

Sentimenti, emozioni e sentori che inebriano le nari di coloro che varcano la soglia di Le Brocchette, e che investono i sensi nel viaggio a tavola, che si sviluppa in una cucina autentica, a cominciare dai pani, preparati come faceva la madre, realizzati con farine di tipo 2 e farine ai 5 cereali, in cui spiccano le versioni come l’impasto con nero di seppia e limone, o con pomodoro concentrato e miele di castagno.

Il menu, che varia a seconda delle disponibilità, è un trionfo di sapori e gusto, tra polpette di seppia cacio e pepe con fonduta di pecorino, per proseguire con i ravioli ripieni, o un tonnarello con vignarola di polpo e pecorino; e ancora originali ricette come il dentice preparato come un carrè d’agnello con fondo bruno, o il tataki di palamita con verdure e maionese di soia, oltre a triglie di scoglio, o la seppia saltata in padella e servita con i carciofi di Ladispoli.

Questo viaggio nel gusto è arricchito da una carta dei vini altrettanto pregevole, una selezione di oltre 150 etichette che strizza l’occhio al territorio laziale per valorizzarne le nuove produzioni, tra referenze di piccole aziende e una rappresentanza sempre più numerosa di vini naturali.

Lo Champagne recita un ruolo da protagonista con un’offerta trasversale per terroir e produzioni, annate e prezzo, per consentire a tutti i clienti di poter abbinare il calice giusto ai piatti della cucina. Anche i vini internazionali fanno capolino nella cantina, e una menzione è d’obbligo anche per la carta dei distillati, a cui si affianca una drink list che permette di scegliere tra le proposte idonee di accompagnamento e quelle ideali per un fine pasto degno di nota.

 

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