Per la 101ª stagione dell’Arena di Verona, il Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena offre un abbinamento unico tra l’aceto balsamico, simbolo della tradizione culinaria modenese, e il canto lirico. In collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale di Modena, l’iniziativa mira a promuovere l’eccellenza musicale della città, presentando un legame forte tra gastronomia e arte.
Il convegno tra aceto e lirica: un’iniziativa culturale
Unione di eccellenze
L’incontro, che si è svolto in concomitanza con l’inaugurazione della stagione dell’Arena di Verona, ha visto il direttore artistico della Fondazione Teatro Comunale di Modena, Aldo Sisillo, sostenere con entusiasmo questa sinergia fra prodotti tipici e cultura musicale. Il tema “Piacere Elevato ad Arte” ha fatto da fil rouge, sottolineando l’importanza di valorizzare non solo l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, ma anche la tradizione lirica che caratterizza la città. Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso l’integrazione delle diverse forme d’arte e dei prodotti gastronomici nel panorama culturale italiano.
Premio ai talenti emergenti
Durante l’evento, il Consorzio ha reso omaggio ai giovani promettenti del “Corso internazionale di alto perfezionamento per cantanti lirici“, conferendo borse di studio a Laura Fortini ed Elena Antonini, i migliori allievi del programma. Il presidente del Consorzio, Enrico Corsini, ha dichiarato che tale iniziativa è volta a sostenere i giovani artisti che si dedicano allo studio del canto, evidenziando l’importanza di mantenere vive le tradizioni locali. Corsini ha rimarcato come l’aceto balsamico e il canto costituiscano due facce della stessa medaglia: ambasciatori della cultura e dell’eccellenza italiana nel mondo.
La cerimonia di consegna delle borse di studio
Un gesto simbolico per Modena
L’assegnazione delle borse di studio si è svolta in un’atmosfera festosa, durante la rappresentazione dell’opera Gianni Schicchi, diretta da Luciano Acocella. Il presidente Corsini ha anche consegnato al sindaco di Modena, Massimo Mezzetti, e ad Aldo Sisillo una confezione di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop extravecchio, come simbolo di riconoscimento per le eccellenze rappresentate dalla città. Questo gesto ha accentuato il legame tra la tradizione gastronomica e artistica di Modena, sottolineando come queste due forme di cultura siano interconnesse e contribuiscano a formare l’identità della città.
Riconoscimento europeo per i giovani artisti
Durante la cerimonia, Michele Montanari, membro del Consorzio, ha evidenziato il significato del supporto offerto ai giovani cantanti che hanno partecipato a progetti internazionali in diverse nazioni europee. Questi programmi, sostenuti dalla Regione Emilia-Romagna e dal Fondo Sociale Europeo, hanno conferito ai talenti la possibilità di esibirsi in contesti prestigiosi, contribuendo così alla loro crescita artistica. Questo approccio non solo celebra le eccellenze locali, ma offre anche una piattaforma per la proiezione internazionale.
Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
Un patrimonio da preservare
Il Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena svolge un ruolo cruciale nel garantire la qualità e l’autenticità di questo prodotto, che è un simbolo del “made in Italy“. Con sede a Modena, si impegna a promuovere la tradizione di un alimento che rappresenta non solo il patrimonio gastronomico della città, ma anche un modo di vivere e di apprezzare l’arte culinaria. La protezione e la valorizzazione dell’aceto balsamico tradizionale non sono solo un impegno commerciale, ma una missione culturale che abbraccia il futuro e le nuove generazioni.
Impegno per una cultura sostenibile
Afferma il presidente Corsini: “Celebrare il canto lirico e il nostro patrimonio gastronomico insieme è un modo per affermare la nostra identità culturale e lavorare a un futuro ricco di creatività e innovazione.” Questo scambio di esperienze e di conoscenze rappresenta un’opportunità per rafforzare i legami tra le generazioni e per far sì che gli artisti e gli artigiani di oggi possano continuare a portare avanti il nome di Modena nel mondo.