Il legame profondo tra cocktail e cinema affonda le radici nelle tendenze sociali e nei gusti individuali, riflettendo il tempo e la cultura in cui viviamo. Da sempre, i cocktail non solo fungono da accompagnamento per momenti di convivialità, ma diventano anche elementi narrativi che caratterizzano i protagonisti di film e serie TV. In questa nuova puntata della nostra rubrica, esploriamo alcuni drink che hanno avuto un ruolo significativo nel grande schermo, come il White Russian de “Il grande Lebowski“, il Negroni di “Diabolik” e il Mai Tai di “Blue Hawaii“.
drugo e il white russian
Il drink cult di Jeffrey Lebowski
Nel film “Il grande Lebowski” dei fratelli Coen, rilasciato nel 1998, il protagonista Jeffrey Lebowski, meglio conosciuto come “Il Drugo“, ha un debole per il White Russian. Questo cocktail si compone di vodka, liquore al caffè e panna, ed era relativamente poco popolare prima della sua comparsa al cinema. L’impatto del film ha reso il White Russian un simbolo della cultura pop degli anni ’90, inflazionando le ordinazioni nei bar di tutto il mondo.
Il White Russian si presenta come una variante del Black Russian, e la preparazione è abbastanza semplice: basta mescolare vodka e liquore al caffè in un bicchiere colmo di ghiaccio, per poi aggiungere la panna. Questo drink non solo riflette la personalità rilassata e non convenzionale di Lebowski, ma è anche un chiaro esempio di come un cocktail possa diventare un’estensione del carattere di un personaggio. La popolarità del White Russian ha avuto un impatto anche oltre il film, portando a una rinascita di interesse per altri cocktail classici.
Negli anni successivi al successo del film, il White Russian ha continuato a mantenere un posto speciale nel cuore degli appassionati di cocktail e cinefili. La sua presenza nel film ha dimostrato come la cinematografia possa influenzare le tendenze di consumo e, di conseguenza, anche la creazione di nuovi drink e varianti di cocktail. Così, il White Russian rimane immortalato nella storia del cinema come uno dei cocktail più iconici, un vero e proprio emblema del personaggio che rappresenta.
diabolik e il negroni
Eva Kant e il cocktail che conquista il grande schermo
Il Negroni, uno dei cocktail più apprezzati a livello mondiale, ha trovato il suo posto anche nel franchise dedicato a Diabolik, il celebre ladro creato dalle fumettiste Angela e Luciana Giussani. Nel primo film della trilogia, uscito nel 2021, Eva Kant, interpretata da Miriam Leone, sorseggia un elegante Negroni, rendendolo uno degli elementi distintivi della sua caratterizzazione. La presenza di questo cocktail non è casuale: il Negroni rappresenta un simbolo di eleganza e raffinatezza, tratti che si addicono perfettamente alla figura di Eva Kant.
Il Negroni ha origini che risalgono a Firenze, dove è stato creato intorno al 1919. Composto da gin, vermouth rosso e Campari, questo drink si distingue per il suo sapore complesso e il suo colore intenso. La sua integrazione nella trama del film non solo arricchisce la narrazione, ma rappresenta anche un egregio esempio di product placement. Infatti, in concomitanza con l’uscita del primo film, Campari ha lanciato una campagna pubblicitaria che vedeva Diabolik interessato al furto della segreta ricetta del Negroni, sottolineando ulteriormente il legame tra cinema e mondo della mixologia.
Il secondo capitolo, “Diabolik – Ginko all’attacco!“, rilasciato nel 2022, rielabora questo rapporto con il cocktail, confermando l’importanza del Negroni come simbolo di raffinatezza e stile. Questo legame tra il Negroni e la figura di Diabolik continua a catturare l’immaginazione del pubblico e dimostra come l’integrazione di cocktail nei film possa funzionare sia dal punto di vista narrativo che commerciale.
il mai tai e blue hawaii
Il cocktail simbolo della cultura tiki
Il Mai Tai, uno dei cocktail più emblematici della cultura tiki, gode di una particolare notorietà grazie al film “Blue Hawaii“, una commedia musicale con protagonista Elvis Presley, rilasciata nel 1961. Ambientato nelle isole hawaiane, il film ha contribuito a rendere il Mai Tai un simbolo di relax e escapismo tropicale, abbinando il drink all’immagine di un paradiso esotico.
Creato nel 1944 da Trader Vic, al secolo Victor J. Bergeron, questo cocktail viene originariamente preparato con rum giamaicano Wray & Nephew invecchiato. Quando le scorte di questo rum esaurirono, Trader Vic ha dovuto adattare la ricetta usando diverse varietà di rum, rendendo il drink flessibile e adattabile ai gusti locali e alle disponibilità. Il Mai Tai è composto generalmente da rum scuro e chiaro, liquore all’amaretto, succo di lime e sciroppo di orgeat, offrendo una combinazione di sapori dolci e agrumati che richiamano le atmosfere tropicali.
In “Blue Hawaii“, il Mai Tai rappresenta non solo un cocktail da sorseggiare, ma diventa un simbolo della libertà e della spensieratezza delle vacanze. La sua presenza nel film ha certo contribuito a fortificare la sua popolarità nel contesto della cultura popolare. La fiaba hawaiana raccontata da Presley e il legame con il Mai Tai incarnano una visione di vita serena e gioiosa, amplificando l’appeal del cocktail nella cultura di massa.
La combinazione di cocktail e cinema continua a suscitare interesse e ispirazione, offrendo una varietà di esperienze sensoriali che arricchiscono entrambe le forme artistiche.