La Scuola Enologica di Avellino e il ruolo dei PIWI nella viticoltura sostenibile

Il seminario all’Istituto Tecnico Agrario di Avellino esplora i vitigni resistenti e la sostenibilità, con degustazione di vini sperimentali prodotti dagli studenti e interventi di esperti del settore.

Presso l’Istituto Tecnico Agrario “F. De Sanctis” di Avellino, il 15 marzo 2025, si è svolto un seminario tecnico dal titolo “Alla scoperta dei vitigni resistenti allevati nella Scuola Enologica di Avellino: degustazione tecnica trasversale vinificazione sperimentali vendemmia 2024″. L’incontro, realizzato in collaborazione con i Vivai Cooperativi Rauscedo, Re.Ni.Sa, Assoenologi, Assoenologi Campania Sez. Giovani e l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, ha visto la partecipazione di istituti agrari provenienti da tutta Italia.

Il tema del seminario

Il seminario ha avuto come tema centrale lo studio e la sperimentazione dei vitigni resistenti, frutto di incroci interspecifici tra varietà sensibili di Vitis vinifera e selezioni caratterizzate da resistenza alle malattie fungine. Durante l’evento, sono stati presentati e analizzati quattordici campioni di vino prodotti dagli studenti della Scuola Enologica di Avellino, realizzati presso il Centro di Microvinificazione. L’obiettivo principale è stato quello di valutare il profilo organolettico dei vini e dimostrare che è possibile ottenere prodotti di alta qualità nel rispetto della sostenibilità ambientale.

Interventi dei relatori

Ad aprire i lavori è stato il dirigente scolastico Pietro Caterini, che ha accolto i partecipanti e sottolineato l’importanza di tali eventi per la formazione degli studenti, i quali rappresentano il futuro dell’imprenditoria irpina. Caterini ha dichiarato: “Apriamo le porte della scuola a questi eventi che sono fondamentali per la formazione degli allievi che rappresenteranno le future generazioni”.

Successivamente, è intervenuto il presidente nazionale di Assoenologi, Riccardo Cotarella, il quale ha sottolineato l’importanza di convegni come quello di Avellino per promuovere la cultura della sostenibilità. Cotarella ha affermato: “Oggi siamo grati a chiunque abbia studiato e sperimentato sulle varietà resistenti, offrendo vini sempre più sani e green. Dobbiamo andare avanti con la sperimentazione, è necessario”.

Roberto Di Meo, presidente di Assoenologi Campania, ha aggiunto che le relazioni tecniche ottenute fino ad oggi sono fondamentali per migliorare le produzioni aziendali. Ha evidenziato che, mentre oggi si utilizzano spesso termini come “naturale” e “sostenibilità”, ciò che avviene in eventi come questo rappresenta una risposta concreta e non discutibile.

Addolorata Ruocco, dirigente Ambiente, Foreste e Clima per la Regione Campania, ha portato il suo contributo sul cambiamento climatico e le sue conseguenze sulla viticoltura. Ha affermato che la Regione promuove misure per migliorare i processi ecocompatibili e sostiene iniziative come quella di Avellino, che garantiscono produzioni di qualità nel rispetto delle normative europee.

Il direttore ICQRF Italia Meridionale, Salvatore Schiavone, è stato rappresentato dai portavoce Rosario Lopa, Vincenzo Esposito e Gianluca Zavalloni, i quali hanno illustrato le iniziative contro le frodi agroalimentari. Zavalloni ha sottolineato l’importanza delle nuove varietà resistenti nel regolamento 2117 del 2021 e ha evidenziato come il consumatore sia sempre più attento all’uso dei pesticidi.

Fabrizio Scotto Di Vetta, direttore dell’Azienda “F. De Sanctis”, ha parlato della storicità della scuola e della sua produzione di eccellenza. Ha messo in evidenza la collaborazione con i Vivai Cooperativi Rauscedo per la coltivazione di varietà resistenti, sottolineando l’importanza della formazione per gli studenti, che rappresentano il futuro della viticoltura italiana.

Ernesto Buono, docente dell’ITA “F. De Sanctis”, ha concluso gli interventi con un focus sulle microvinificazioni delle varietà resistenti, ribadendo l’importanza di fornire strumenti innovativi agli studenti e alle aziende viticole.

Degustazione dei vini sperimentali

La degustazione dei vini sperimentali è stata guidata da Cesare Tiberio, coordinatore area Centro Sud Vivai Cooperativi Rauscedo. Durante l’evento sono stati presentati quattordici vini resistenti, tutti realizzati in regime biologico, e sono stati analizzati da una platea di esperti, che ha partecipato attivamente al dibattito, contribuendo a scrivere una nuova pagina nella storia della viticoltura italiana.