La Festa delle Lanterne e la ricetta dei Tangyuan

di FornellidItalia

La Festa delle Lanterne e la ricetta dei Tangyuan

La Festa delle Lanterne sancisce la fine del Capodanno cinese, e tra lanterne colorate, fuochi d’artificio e indovinelli da risolvere si mangiano i tipici dolcetti di riso Tangyuan

Dopo due settimane di grandi banchetti per la Festa di Primavera (Capodanno cinese), la prima notte di luna piena del nuovo anno lunare si celebra la Festa delle Lanterne, chiamata in Cina Yuánxiāojié 元宵节, dove yuanxiao 元 宵 letteralmente significa “la notte della prima luna piena”.
Si tratta più precisamente del quindicesimo giorno del primo mese del calendario lunare, in questa data fuochi d’artificio, lanterne colorate e la luna piena sembrano dar vita a una competizione per chi risplende di più.

Festa delle Lanterne: leggende, usanze e piatti tipici

La Festa delle Lanterne ha origini antiche e sono molteplici le leggende che si celano dietro a questa celebrazione. Ad ogni dinastia e al suo imperatore una storia diversa e avvincente, dalle pratiche dei monaci buddisti, alle credenze taoiste per ingraziarsi la buona sorte, fino a draghi mitologici, guerrieri impavidi, consiglieri imperiali o semplici cortigiane. Come la fanciulla Yuanxiao, cameriera del palazzo imperiale, desiderosa di riabbracciare la famiglia che non vedeva da tempo, si fa aiutare dal consigliere Dongfang Shuo che architetta un piano infallibile per distrarre l’Imperatore di Giada. E tra profezie inventate, fuochi d’artificio assordanti, lanterne colorate e tangyuan da portare in dono, Yuanxiao riesce a ricongiungersi alla famiglia.
Non è un caso che la fanciulla si chiami proprio Yuanxiao e che il tipico dolcetto di riso Tangyuan, con la sua forma sferica regolare, richiami l’idea di unione famigliare, oltre a somigliare a una candida luna piena, insomma tutto torna e in cinese nulla è lasciato al caso.

Ma se in Cina questa ricorrenza è nota come Yuanxiaojie, in occidente è conosciuta con il nome di Festa delle Lanterne, DēngJié 灯节, per l’usanza comune di appendere lanterne di carta in casa e in strada, di tutte le forme e i colori, dalle classiche a lampada alle più particolari con figure zoomorfe e personaggi della mitologia. Attaccati alle lanterne i tradizionali indovinelli, una pratica chiamata in cinese cāidēngmí 猜灯谜, letteralmente “risolvere gli indovinelli della lanterna”. Le lanterne vengono poi accese e fatte librare in aria a simboleggiare il passato e l’anno vecchio che se ne va e si allontana, per lasciare spazio a un anno nuovo che avanza.

Tangyuan o Yuanxiao i dolci di riso della Festa delle Lanterne

Questa Festività è legata ai tipici dolcetti di riso glutinoso preparati per l’occasione, che nel nord della Cina vengono chiamati Yuanxiao e nel sud Tangyuan. I Tangyuan sono gnocchi di farina di riso, dalla caratteristica consistenza viscida e scivolosa che piace tanto ai cinesi, con all’interno ripieni vari: dai classici semi di sesamo nero, fagioli rossi, pasta di giuggiole, alle varianti più golose con burro di arachidi e cioccolato. Questi dolcetti non vanno cotti al vapore perché il nome stesso Tāngyuán 汤圆 significa letteralmente “sfere bollite”, quindi non sono necessari cestelli di bambù o vaporiere. Vengono preparati in famiglia, con nonni e bambini riuniti intorno alla tavola rotonda, aspettando insieme la prima notte di luna piena.

Ingredienti per 20 Tangyuan

250 g farina di riso
160 g acqua
30 g crema di nocciola + nocciole tritate
30 g burro di arachidi + arachidi tritate + 1 cucchiaino di zucchero di canna
20 g semi di sesamo + 20 g zucchero canna + 10 g burro + 2 cucchiai di Tahina (crema di sesamo)

Procedimento per i Tangyuan

Preparate i vari ripieni e se non trovare gli ingredienti tradizionali cinesi, potete creare la farcitura che più vi piace, l’importante è che abbia la giusta consistenza, che non sia troppa liquida o morbida ma ben compatta, facile da sigillare all’interno delle palline di riso glutinoso. Per i tre ripieni proposti vi basterà mischiare la crema di nocciole, il burro di arachidi o la crema di sesamo con nocciole, arachidi o semi di sesamo tritati e aggiustare di zucchero dove necessario.
Per l’impasto unite la farina di riso e l’acqua, amalgamate e aiutandovi con le mani create una palla solida e liscia. Dividete l’impasto in due salsicciotti come fareste per gli gnocchi, e con le bacchette tagliate tante piccole porzioni da 20 g ciascuna circa.
Schiacciate sul palmo della mano ogni porzione a formare un cerchio piatto non troppo spesso, ponetevi al centro una piccola quantità di ripieno e richiudete a pallina.
Fate bollire in acqua, tè, tisane o infusi per un paio di minuti e servite caldi.

Possono esistere anche varianti salate, con tangyuan ripieni di carne di maiale e serviti in zuppe piccanti, l’impasto è sempre lo stesso basta cambiare la farcitura e il liquido di cottura.

 

 

Segui su lacucinaitaliana.it