La recente costituzione del Comitato Nazionale Vini Dop e Igp al ministero dell’Agricoltura segna un passo significativo per il settore vitivinicolo italiano. Presieduto da Michele Zanardo, il Comitato svolgerà un ruolo cruciale nella promozione della qualità e della sostenibilità delle produzioni vinicole. Con l’approvazione del regolamento interno e la definizione delle linee operative per il triennio 2025-2027, si delineano nuovi orizzonti per un comparto che contribuisce significativamente all’economia agroalimentare nazionale.
Composizione e obiettivi del comitato
Organo di supporto al ministero
Il Comitato Nazionale Vini Dop e Igp è stato instaurato come organo consultivo e di supporto del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste . Composto da venti membri, rappresenta un ampio spettro di interessi e competenze, inclusi i rappresentanti delle istituzioni e quelli delle varie filiere vitivinicole. Questa diversità permette un dialogo costruttivo e la formulazione di politiche che tengano conto delle esigenze delle diverse realtà produttive.
Linee operative per il futuro
Durante la prima riunione, il Comitato ha proceduto all’approvazione del regolamento interno, un passaggio fondamentale per la sua operatività. Sono state inoltre delineate le prime linee operative per il triennio 2025-2027, un piano strategico che si propone di affrontare le sfide attuali del settore, puntando su qualità, innovazione e sostenibilità. Gli obiettivi si concentrano nel garantire che il patrimonio vitivinicolo italiano non solo venga tutelato, ma anche valorizzato a livello nazionale e internazionale.
Il valore economico del settore vitivinicolo
Contributo all’economia agroalimentare
Il valore del settore vitivinicolo italiano è notevole, con 529 denominazioni riconosciute che rappresentano un pilastro dell’economia nazionale. Con un valore alla produzione che sfiora i 11 miliardi di euro, questo comparto non è solo un simbolo della cultura e della tradizione italiana, ma anche un motore importante per l’export e l’occupazione. Il vino made in Italy è molto apprezzato in tutto il mondo, contribuendo così a promuovere il brand Italia all’estero.
Promozione della sostenibilità
Nell’ambito delle sue funzioni, il Comitato si impegnerà a promuovere pratiche sostenibili all’interno della filiera vitivinicola. Questo aspetto è sempre più centrale anche a livello internazionale, con la crescente attenzione dei consumatori nei confronti dei prodotti realizzati in modo responsabile. La sostenibilità non si limita solo agli aspetti ambientali; include anche la giustizia sociale ed economica, garantendo una filiera equa per tutti gli attori coinvolti.
Il supporto istituzionale e le aspettative future
Ruolo del governo e del ministro
Il ministro Francesco Lollobrigida ha espresso il suo sostegno al comitato in occasione della riunione inaugurale, sottolineando l’importanza dell’ente per il rafforzamento del settore vitivinicolo. L’augurio di “buon lavoro” del ministro rappresenta un messaggio chiaro: l’attenzione del governo verso la filiera agricola e vitivinicola è forte e presente.
Prospettive di sviluppo
Con il nuovo assetto e le linee operative presentate, le aspettative per il futuro del Comitato sono elevate. Ci si attende una collaborazione attiva e proficua tra i membri per affrontare le problematiche emerse e per valorizzare ulteriormente le produzioni italiane. Il Comitato Nazionale Vini Dop e Igp si posiziona quindi come un attore chiave nella definizione delle politiche future, in un clima di crescente interesse verso l’agricoltura e la qualità alimentare.