L’itinerario geo-didattico “Bonifica romana e dei campi allagati della Piana di Rieti” è stato inaugurato di recente per imparare a valorizzare il territorio attraverso una serie di tappe interattive. Rivolto principalmente agli studenti degli istituti tecnici agrari e turistico-commerciali, il progetto è stato promosso da Ismea come parte della Rete rurale nazionale, finanziata dal Ministero dell’Agricoltura. Questa iniziativa mira a collegare le nuove generazioni con la storia e le peculiarità ambientali della zona.
Un percorso educativo di grande valore
Dettagli dell’itinerario
Il percorso si snoda all’interno della Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile, comprendendo quindici tappe che si estendono per circa 5 chilometri. Gli studenti hanno iniziato la loro camminata dalla sorgente di Santa Susanna fino a raggiungere le Idrovore, situate presso la sede della Riserva Naturale. L’itinerario è stato elaborato in stretta collaborazione tra Ismea e i docenti dell’Istituto Superiore “Luigi di Savoia” di Rieti, che hanno contribuito a definire un percorso educativo che integra elementi di storia, botanica, zoologia e ingegneria idraulica.
Le soste lungo il cammino sono state pianificate per far conoscere ai partecipanti non solo le bellezze naturali ma anche i segni della storia agricola romana, fino ad arrivare agli interventi realizzati nel corso del XX secolo. I punti di sosta sono caratterizzati da pannelli informativi che offrono una comprensione approfondita del paesaggio, delle tecniche fondate sulla bonifica e dell’influenza umana sull’ambiente locale.
L’interazione tramite tecnologia
Un elemento innovativo dell’itinerario è l’utilizzo di un’applicazione mobile progettata specificamente per facilitare l’esperienza degli studenti. Attraverso quest’app, i partecipanti possono cimentarsi in quiz, attività fotografiche e ascoltare contenuti audio che approfondiscono la conoscenza di flora e fauna locali. Questa strategia didattica non solo rende l’apprendimento più coinvolgente ma promuove anche una maggiore consapevolezza ambientale, cruciale nelle attuali politiche di sostenibilità.
L’interazione tra tecnologia e conoscenza tradizionale rappresenta una sorprendente opportunità per attrarre un pubblico giovane, rendendo l’apprendimento dinamico e accessibile. Il presidente di Ismea, Livio Proietti, ha sottolineato l’importanza di rispettare e comprendere il patrimonio culturale e naturale, in un’ottica di valorizzazione continua del territorio.
Valori e obiettivi del progetto
L’importanza della riscoperta del territorio
Questo percorso educativo non si limita a una semplice esplorazione ma intende anche incoraggiare la riscoperta delle tradizioni agricole locali. Tra le tappe più significative figura quella vicino ai campi cerealicoli, dove un pannello informativo ricorda l’importante contributo del genetista Nazareno Strampelli. Questa tappa rappresenta l’incontro tra la cultura scientifica e la tradizione rurale, fungendo da esempio di come la ricerca possa influenzare pratiche agricole e sviluppi economici nel settore.
Il coinvolgimento dei giovani in tali progetti stimola un metodo di apprendimento esperienziale, mentre favorisce un contatto diretto con le popolazioni e le realtà rurali. Il saper fare agricoltura, così come la comprensione e la tutela del paesaggio, sono elementi centrali per garantire una continuità culturale e produttiva, essenziale per il progresso e per il Made in Italy.
Un percorso aperto alla comunità
L’itinerario geo-didattico rimarrà a disposizione della comunità per un anno, fruibile grazie all’app in questione. Questa apertura è pensata per coinvolgere un pubblico più ampio, invitando cittadini e visitatori a esplorare e apprezzare il territorio, i suoi elementi storici e naturalistici. Ismea, insieme alle istituzioni coinvolte, punta a creare un dialogo duraturo tra le generazioni, dove le novità tecnologiche diventano strumento di legame e valorizzazione del patrimonio culturale.