Cercastelle, l’Igt Veronese che ha saputo mescolare tradizione e innovazione, festeggia il suo terzo compleanno. Fondato nel 2014 da Davide Gaeta, docente di economia all’Università di Verona, e Raffaella Veroli, il progetto intendeva dare nuova vita a varietà di uva meno comuni, creando un vino capace di attrarre una clientela ampia. Oggi, il prodotto, risultato dell’unione di Merlot e Oseleta, continua a stupire esperti e appassionati.
La nascita di Cercastelle
Una visione condivisa
Il progetto Cercastelle è il frutto di una sinergia tra Davide Gaeta e Raffaella Veroli, entrambi esperti nel settore vitivinicolo. L’idea di sviluppare un nuovo vino è nata dalla volontà di riscoprire e valorizzare varietà d’uva destinate a rimanere in ombra rispetto alle più celebri. Il Merlot, conosciuto per le sue qualità aromatiche, è stato scelto come base per un vino che potesse competere nel panorama internazionale. Tuttavia, come spiegato dallo stesso Gaeta, si è rivelato necessario aggiungere una varietà che potesse conferire maggior struttura al vino.
La scelta dell’Oseleta
Dopo un lungo processo di selezione durato nove anni, Gaeta e Veroli hanno optato per l’Oseleta, una varietà autoctona che si distingue per la sua bassa resa, ma anche per i tannini robusti e la complessità che riesce a donare al vino. La combinazione delle due varietà ha dato vita a Cercastelle, un prodotto che non solo celebra il territorio veronese, ma si distingue anche per un equilibrio particolare tra aromaticità e struttura. La coltivazione avviene su terrazze ben esposte che favoriscono una maturazione ottimale dell’uva, garantendo un risultato finale di alta qualità.
Il profilo organolettico di Cercastelle
Un vino fresco e versatile
Cercastelle si caratterizza per un profilo fresco e fruttato, arricchito da note speziate dolci. Con una gradazione alcolica inferiore ai 14 gradi, si presta a diversi abbinamenti gastronomici, svincolandosi dalle tradizionali pratiche di accostamento. L’annata 2020, in particolare, si distingue per la sua leggerezza, risultando adatta a piatti a base di carni bianche e pesce, perfetta per un aperitivo o una cena informale.
Le annate future
L’annata 2021, prevista per l’uscita sul mercato nel gennaio 2025, promette un perfezionamento del profilo gustativo, con un aumento dell’intensità e tannini meglio integrati. Questo rende il vino adatto a piatti più consistenti, come carni alla brace e formaggi stagionati. Secondo il sommelier Paolo Bortolazzi, vicepresidente dell’AIS Veneto, la freschezza del Cercastelle si abbina perfettamente a cibi più grassi, creando un contrasto apprezzabile nel palato. Non da meno è l’annata 2022, per la quale sono stati assaggiati campioni a botte; nonostante le sfide climatiche, la qualità del terreno calcareo-argilloso ha garantito una corretta idratazione delle viti, promettendo così un vino equilibrato e di grande piacevolezza. La versatilità di Cercastelle lo rende un prodotto da scoprire e da gustare, sia immediatamente che con un affinamento nel tempo, per rivelare tutte le sue potenzialità.