Il pane, alimento cardine della tradizione culinaria italiana, merita una maggiore attenzione nel nostro modello alimentare. Questo è il messaggio che Italmopa, l’Associazione Industriali Mugnai d’Italia, ha voluto lanciare in occasione delle celebrazioni della Giornata mondiale del Pane e della Giornata dell’Alimentazione. In un periodo in cui il consumo di pane è in calo, l’organizzazione sottolinea l’importanza di valorizzare non solo il suo consumo, ma anche il suo significato simbolico e culturale.
Il consumo di pane in Italia e in Europa
Trend del consumo annuale pro-capite
In Italia, il consumo di pane pro-capite si attesta attorno ai 41 kg annui, un dato che pone il Paese ai margini rispetto agli altri stati europei. Rispetto alla Romania, che registra un consumo annuale di ben 74 kg a persona, l’Italia mostra un segnale preoccupante nei propri modelli alimentari. Questa diminuzione del consumo non è solo un dato statistico, ma rappresenta una tendenza più ampia che coinvolge il modo in cui i cittadini italiani si approcciano all’alimentazione. Negli ultimi anni, l’aumento della vita frenetica, le diete ipocaloriche e la crescente disponibilità di cibi trasformati hanno portato alla trascuratezza di un alimento essenziale come il pane.
Confronto internazionale del consumo
Analizzando i dati globali, si nota una chiara preferenza per i cereali e i prodotti legati al pane in altre culture alimentari. Paesi come la Germania e la Francia, celebre per le loro boulangeries, dimostrano un legame più forte con il pane. In Germania, la Bundesvereinigung der Deutschen Backwirtschaft ha recentemente evidenziato come il pane sia considerato parte integrante dell’identità gastronomica del Paese. Questo confronto aiuta a inquadrare il valore culturale del pane non solo come alimento, ma anche come simbolo di convivialità e tradizione.
La ricchezza culturale del pane italiano
250 tipologie di pane
Il pane in Italia non è un semplice alimento, ma un racconto che si snoda attraverso oltre 250 varianti tipiche, ognuna con una storia e un significato unico legato alle tradizioni locali. Le diverse regioni d’Italia contribuiscono con le loro specialità, da nord a sud, intrecciando cultura, artigianato e storia. Tra queste varietà, tre pani sono riconosciuti come Dop : la Pagnotta del Dittaino, il Pane di Altamura e il Pane Toscano. Questi prodotti rappresentano non solo un patrimonio culinario, ma anche un legame con la terra e le sue risorse.
Pani Igp e Pat
Oltre ai prodotti Dop, l’Italia vanta anche cinque pani a Indirizzo Geografico Protetto : la Coppia Ferrarese, il Pane casareccio di Genzano, il Pane di Matera, la Piadina Romagnola e il Sudtiroler Schuttelbrot. A questi si aggiungono decine di altri pani tradizionali, indicati come Pat , che attestano la varietà e la ricchezza delle tradizioni regionali. Questi pani non sono solo elementi di un pasto, ma rappresentano una parte essenziale della nostra cultura e identità.
Il ruolo dei molini nella produzione di farine
Capacità e produzione dei mulini italiani
L’industria dei mulini in Italia gioca un ruolo cruciale nel processo di trasformazione del grano in farina, ingrediente fondamentale per la produzione di pane. Italmopa rivela che sono circa 190 i molini presenti sul territorio nazionale, i quali trasformano più di 5,6 milioni di tonnellate di frumento tenero ogni anno. Da questo quantitativo, si ottengono circa 4,2 milioni di tonnellate di farine destinate a vari utilizzi, con una netta prevalenza, pari al 56%, per la produzione di pane e di prodotti sostitutivi.
L’importanza della farina nella produzione del pane
Come sottolineato da Andrea Valente, presidente di Italmopa, “la farina rappresenta l’ingrediente principale del pane, il quale a sua volta è emblema dell’alimentazione a livello universale.” La qualità della farina determina non solo la bontà del pane, ma anche la sua capacità di rispondere ai bisogni nutrizionali della popolazione. Promuovere una maggiore consapevolezza riguardo al consumo di pane, quindi, significa anche riconoscere il lavoro di chi produce le materie prime e garantire la sostenibilità del settore agroalimentare. Un invito a riscoprire l’importanza del pane per la nostra salute e cultura.