Roma celebra la sua storia attraverso i sapori, e in occasione del Giubileo nasce il Pan di Via, un dolce identitario che affonda le sue radici nelle antiche tradizioni della città, un prodotto ispirato alla Roma dei legionari, dei mercanti e dei pellegrini.
Un dolce dal sapore antico
Il Pan di Via non è un semplice dolce, ma un omaggio alla cultura gastronomica dell’antica Roma. Questo tipo di preparazione trae origine dal cibo che accompagnava i pellegrini e i soldati nelle loro lunghe traversate: un alimento nutriente e facilmente trasportabile. Oggi, questo dolce viene reinterpretato con ingredienti 100% dell’Impero, tra cui farro, noci, visciole e miele, per mantenere vivo il legame con le origini.
Il Giubileo e il significato simbolico del Pan di Via
La presentazione di questo dolce si inserisce in un contesto speciale: il Giubileo, un evento che porta milioni di pellegrini a Roma da tutto il mondo. Il Pan di Via non è solo un prodotto da gustare, ma un simbolo di accoglienza e di spiritualità e… un pezzo di Roma da portare a casa. Come un tempo accompagnava i viaggiatori nelle loro peregrinazioni, oggi rappresenta un pezzo di storia che ogni visitatore può portare con sé.
L’eredità culturale e la ricerca storica
Alla base della creazione di questo dolce vi è un accurato studio condotto da Mario Polia, storico, antropologo e studioso di religioni. Il suo lavoro ha permesso di ricostruire le abitudini alimentari dei viaggiatori dell’epoca, che consumavano pane, focacce e gallette per affrontare i lunghi cammini. Questa tradizione ha persino ispirato la letteratura moderna: anche J.R.R. Tolkien cita un alimento simile nel suo capolavoro Il Signore degli Anelli, con il celebre Lembas, il pane elfico che sosteneva i protagonisti nel loro viaggio.
Un dolce per riscoprire la tradizione romana
Il Pan di Via rappresenta un’occasione unica per riscoprire la storia gastronomica di Roma, assaporando un dolce che racchiude secoli di tradizione e cultura. Grazie agli ingredienti genuini e alla sua valenza storica, si candida a diventare un’icona della cucina romana, perfetta per essere gustata e regalata in occasione del Giubileo e non solo.
L’assaggio
Al palato rimane morbido ma non pastoso, di facile deglutizione. Interessante il crunch “nascosto” nell’impasto, dovuto alle noci; e resta un gradevole sapore dolce, marcato dal miele presente in ricetta. Un dolce che invita alla seconda fetta. Gli antichi romani… ci sapevano fare!
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Giornalista professionista. Direttore responsabile quotidiano on line Il Faro (www.ilfaroonline.it); caporedattore quotidiano La Provincia di Civitavecchia
Già Caporedattore Ufficio centrale quotidiano “IL TEMPO”; Direttore responsabile di 9 quotidiani territoriali del Gruppo editoriale Nuovo Oggi (Ciarrapico); Direttore editoriale quotidiano internazionale Interris.it; Caporedattore quotidiano “La Notizia”
Editorialista Radio Roma Television, Radio Maria, Radio Roma capitale