Il manuale di autodifesa per astemi: Angelo Peretti affronta i pregiudizi sulla non-alcool

Il manuale di autodifesa per astemi: Angelo Peretti affronta i pregiudizi sulla non-alcool - Fornelliditalia.it

Il libro “Manuale di autodifesa per astemi” scritto da Angelo Peretti, è una riflessione ironica e profonda sui pregiudizi che circondano le persone che non consumano vino. Pubblicato dalle Edizioni Ampelos, il testo si compone di 80 pagine ed è venduto a un prezzo di 16 euro. L’opera si propone di difendere la dignità dei bevitori astemi, con un focus sulle sfide culturali e sociali che affrontano in un contesto dove il vino è spesso al centro della convivialità.

L’autore e il contesto socio-culturale

Angelo Peretti, 66 anni, è un esperto di vino con oltre trent’anni di esperienza come giornalista e critico. La sua conoscenza approfondita del settore vinicolo lo rende un’autorità nell’argomento, ma è il suo approccio alla tematica degli astemi che distingue il suo lavoro. In un’epoca in cui i consumi e le abitudini alimentari stanno cambiando, la figura dell’astemio è spesso trascurata. Peretti osserva come, pur essendo un fenomeno significativo, in molti contesti sociali non si tenga conto delle esigenze e dei diritti di chi sceglie di non bere alcolici.

Il suo “Manuale di autodifesa per astemi” nasce da questa considerazione. Il libro esplora le piccole e grandi vessazioni che gli astemi devono affrontare, partendo dai pregiudizi che spesso si trovano in situazioni conviviali. Peretti denuncia comportamenti come la rimozione dei calici durante i pasti per chi non consuma vino, spiegando che questi gesti non sono solo inopportuni, ma anche ingiusti. La sua intenzione è quella di stimolare una riflessione sui comportamenti da adottare in occasioni sociali per creare un clima più inclusivo.

Problematiche e aspettative degli astemi

Nel suo libro, Peretti affronta una serie di problematiche comuni agli astemi, tra cui la difficoltà di essere accettati in contesti sociali dove il vino è protagonista. L’ingiustizia del “conto alla romana” è solo uno degli esempi che l’autore cita, evidenziando come spesso chi non beve vino venga considerato “meno importante” nella dinamica della convivialità. Questo approccio può portare a un significativo disagio sociale per chi non condivide l’abitudine del consumo alcolico.

Peretti incoraggia invece i bevitori astemi a rivendicare la loro dignità. Suggerisce di utilizzare il calice, tipicamente impiegato per servire vino, per conservare la freschezza dell’acqua o di altre bevande non alcoliche. In questo modo, non solo si sfata il mito che il calice possa essere riservato unicamente ai bevitori di vino, ma si sottolinea anche l’importanza di una cultura del servizio che rispetti le scelte di tutti.

Opportunità di mercato per i pubblici esercizi

Uno degli aspetti più interessanti che emerge dal lavoro di Peretti è l’analisi delle opportunità di mercato per i pubblici esercizi. Secondo dati recenti forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica, nel 2023 il 45% degli italiani ha dichiarato di non consumare vino. Questa statistica non può essere ignorata dai ristoratori e dagli esercenti, che, trascurando le esigenze degli astemi, rischiano di non sfruttare un’ampia fetta di mercato.

Peretti avverte che è fondamentale non solo rispettare le scelte individuali degli astemi, ma anche comprendere le loro aspettative. Un servizio che tenga conto della diversità delle preferenze potrà portare a un maggior gradimento da parte dei clienti e, di conseguenza, a un incremento del profitto per gli esercizi pubblici. L’autore interpreta questa mancanza di attenzione al mercato degli astemi come un comportamento poco imprenditoriale, sottolineando l’importanza della diversificazione dell’offerta gastronomica.

Il “Manuale di autodifesa per astemi” si propone quindi non solo come una lettura illuminante, ma anche come una guida pratica per migliorare le relazioni interpersonali e professionali in un contesto in continua evoluzione.