I giovani e i prodotti ortofrutticoli di IV gamma: tra consumi e false credenze diffuse

I giovani e i prodotti ortofrutticoli di IV gamma: tra consumi e false credenze diffuse - Fornelliditalia.it

L’attenzione dei consumatori più giovani riguardo ai prodotti freschi è in crescita, ma accompagnata da diverse incomprensioni e falsi miti. Un’indagine condotta da AstraRicerche per il Gruppo Prodotti Ortofrutticoli di IV Gamma di Unione Italiana Food ha rivelato comportamenti e attitudini significativi dei giovani di età compresa tra 18 e 29 anni nei confronti di frutta e verdura pronta al consumo. Nonostante il gradimento per la freschezza e la comodità di questi prodotti, molti si trovano a commettere errori nella loro conservazione e alimentazione.

comprensione e conoscenza dei prodotti di IV gamma

confusione tra i giovani consumatori

All’interno della fascia d’età analizzata, il 47% degli intervistati non ha mai sentito parlare della definizione di IV gamma, che si riferisce a verdure, frutta e ortaggi freschi confezionati in busta o vaschetta e pronti per il consumo. Inoltre, il 37% ha sentito il termine, ma non ne comprende il significato. Solo un esiguo 16% conosce correttamente il concetto. Questo scenario evidenzia un’importante carenza di informazione su un segmento di mercato in forte espansione.

il consumo dei prodotti di IV gamma

Nonostante la scarsa consapevolezza terminologica, il 73% dei giovani compratori afferma di acquistare regolarmente prodotti di IV gamma, con una fascia significativa che li acquisisce settimanalmente e coloro che li comprano 2-3 volte al mese . Questo approccio potrebbe derivare dalla crescente disponibilità di ricette e ispirazioni culinarie trovate online, che hanno incoraggiato i giovani a utilizzare questi alimenti freschi come base per preparazioni pratiche e innovative.

errori comuni nella conservazione degli alimenti

metodi di conservazione errati

L’indagine ha messo in luce che il 35% dei giovani utilizza buste frigo specifiche per la conservazione dei prodotti ortofrutticoli, mentre un preoccupante 61% si affida a normali sacchetti del supermercato. Questo comportamento non solo è difforme rispetto alle pratiche raccomandate, ma comporta anche rischi nell’interruzione della catena del freddo, essenziale per mantenere freschi e sicuri i prodotti ortofrutticoli.

la percezione di conservanti

Inoltre, il 87% dei giovani intervistati è convinto che i prodotti di IV gamma contengano conservanti, una credenza errata che rappresenta un quadro allarmante. Il dato è particolarmente significativo se confrontato con il 75% della media totale di tutti gli intervistati che condividono la stessa convinzione. Questo porta a un malinteso importante, dato che nei prodotti di IV gamma non sono aggiunti conservanti: il solo metodo utilizzato per preservare freschezza e qualità è il freddo. Il 27% dei giovani ritiene addirittura che la quantità di conservanti presenti nei prodotti di IV gamma sia superiore a quella di altri alimenti confezionati, un’informazione altamente fuorviante.

il ruolo della creatività culinaria

l’ispirazione da fonti digitali

Nonostante le lacune nella conoscenza e la diffusione di false credenze, i giovani sembrano sviluppare un forte senso della creatività in cucina. La disponibilità di ricette e tutorial online sta incoraggiando un uso innovativo dei prodotti di IV gamma, che vengono impiegati come ingredienti freschi e versatili in vari piatti. Questa tendenza non solo promuove un consumo più salutare, ma potrebbe anche contribuire a un crescente interesse per l’alimentazione sana e sostenibile.

l’importanza di una corretta informazione

Tuttavia, affinché questo entusiasmo culinario possa tradursi in una scelta consapevole e informata, è cruciale migliorare la comunicazione riguardo ai prodotti di IV gamma. Le aziende e le associazioni di categoria hanno un ruolo fondamentale nel fornire informazioni chiare e accurate sui metodi di conservazione adeguati, sull’assenza di conservanti e sull’importanza di un’alimentazione sana e bilanciata. La sfida è quella di superare le disinformazioni e supportare i giovani nella costruzione di un rapporto più sano e consapevole con il cibo.