Il 24 ottobre 2024 rappresenta una data storica per i Castelli Romani, che saranno ufficialmente riconosciuti come Città Italiana del Vino nel 2025. La cerimonia di proclamazione avverrà il 27 ottobre a Stresa , durante la Convention Città del Vino. La candidatura, che ha coinvolto dieci comuni della provincia di Roma, ha visto Marino come comune capofila con Nemi nel ruolo di coordinatore. Insieme a loro, anche i comuni di Ariccia, Colonna, Frascati, Genzano di Roma, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano e Velletri hanno contribuito a questo ambizioso progetto, evidenziando un’area ricca di tradizioni vitivinicole.
Un territorio di eccellenza tra tradizione e innovazione
I Castelli Romani sono considerati una delle zone vitivinicole più prestigiose del paese, caratterizzati da produzioni di fama, come il Frascati DOCG e il Marino DOC. Questo territorio è custode di una tradizione vinicola che si estende per secoli e che ha saputo trasmettere il proprio valore attraverso le generazioni. Oltre a vantare due denominazioni di origine controllata e garantita e sette denominazioni di origine controllata , il territorio ha anche integrato innovazioni moderne, mantenendo sempre viva la sua identità storica.
Angelo Radica, presidente dell’Associazione Città del Vino, ha dichiarato che il 2025 sarà un anno speciale per la regione, ricco di eventi che metteranno in luce non solo il vino, ma anche la cultura enogastronomica e le bellezze naturali locali. Tali occasioni attireranno visitatori da tutta Italia, oltre a esperti e appassionati del settore, creando opportunità di crescita non solo per il comparto vitivinicolo, ma anche per il turismo e l’economia locale. Gli eventi programmati saranno un modo per far vivere al pubblico l’esperienza autentica dei Castelli Romani, esplorandone la storia, le tradizioni e i prodotti tipici.
Collaborazione tra comuni e istituzioni
La nomina a Città Italiana del Vino è il risultato di un’efficace collaborazione tra i dieci comuni coinvolti e le autorità locali e regionali. Alberto Bertucci, sindaco di Nemi e coordinatore regionale per Città del Vino, ha evidenziato l’importanza di questo coordinamento: “Il nostro lavoro di squadra è stato fondamentale per far emergere il potenziale enologico dell’area”. Ha rivolto un ringraziamento speciale a tutti i sindaci, che con la loro visione e impegno hanno reso possibile questo traguardo.
Bertucci ha inoltre elencato i sindaci attivi in questo progetto, tra cui Stefano Cecchi di Marino, Gianluca Staccoli di Ariccia, Fausto Giuliani di Colonna, e altri che hanno collaborato sinergicamente. Questa unione di forze ha permesso di ottenere visibilità e riconoscimento per un territorio che è da sempre sinonimo di qualità nel settore vitivinicolo.
Il sostegno del Ministero e delle istituzioni
È stato vitale anche il supporto delle istituzioni, in particolare del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, rappresentato dal Ministro Francesco Lollobrigida, e della Regione Lazio, con il presidente Francesco Rocca e l’assessore Giancarlo Righini. Questo appoggio istituzionale ha avuto un impatto significativo sulla candidatura, contribuendo a contrastare le iniziative che avrebbero potuto danneggiare il settore vitivinicolo italiano, come quella relativa all’introduzione del Nutriscore a livello europeo. L’importante ruolo delle associazioni di categoria e della Camera di Commercio, guidata dal presidente Tagliavanti, ha creato ulteriori sinergie per promuovere l’eccellenza del vino italiano, sostenendo la candidatura dei Castelli Romani.
Marino, capofila e tradizione
Marino, come comune capofila, si trova in un periodo di particolare significato, come ha sottolineato il sindaco Stefano Cecchi: “Essere il comune capofila della Città Italiana del Vino 2025 in coincidenza con i festeggiamenti della Sagra dell’Uva è una grande opportunità”. Questo evento ricco di storia e tradizione rappresenta una celebrazione non solo del vino, ma dell’identità culturale di un intero territorio.
Cecchi ha espresso il proprio orgoglio per la rilevanza del riconoscimento ricevuto, sottolineando il passaggio del testimone dai comuni del Gran Monferrato e dell’Alto Piemonte, celebrati per la loro tradizione vinicola. Questo titolo non rappresenta solo un riconoscimento per Marino, ma un traguardo che valorizza l’intero sistema vitivinicolo dei Castelli Romani.
Un futuro di eventi e promozione enoturistica
L’assegnazione del titolo di Città Italiana del Vino porterà nel 2025 un nutrito programma di eventi enogastronomici e culturali, finalizzati a celebrare e promuovere le ricchezze vitivinicole della regione. Questo riconoscimento aiuterà a consolidare la reputazione dei Castelli Romani nel panorama vitivinicolo nazionale e favorirà un incremento nel flusso turistico, contribuendo all’economia locale.
L’agenzia del turismo, i ristoratori e gli operatori del settore vitivinicolo stanno già pianificando un calendario di eventi che valorizzerà i vini, le tradizioni culinarie e le bellezze naturali del territorio, assicurando la crescita di un’intera area attraverso la cultura del vino. Con questa nuova responsabilità, i Castelli Romani sono pronti a scrivere un nuovo capitolo nella storia della viticoltura italiana, accogliendo visitatori e appassionati in un viaggio tra tradizione e innovazione.