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Giovanni Manetti rieletto presidente del Consorzio Vino Chianti Classico, un triennio di sfide e opportunità

di redazione Fornelli d'Italia

Giovanni Manetti, noto imprenditore del settore vinicolo, è stato ufficialmente confermato alla presidenza del Consorzio Vino Chianti Classico, un’ulteriore manifesta fiducia per il leader di Fontodi, proprietà che si trova a Panzano, nel cuore della Toscana. Questa rielezione arriva in un anno significativo, il Centenario del consorzio vitivinicolo più longevo d’Italia. La scelta dei vice-presidenti Francesco Colpizzi e Sergio Zingarelli riflette una volontà di continuità e stabilità nel management del consorzio.

La conferma di Manetti: continuità e responsabilità

Un percorso di leadership consolidato

Oggi, Giovanni Manetti è stato votato all’unanimità per il suo terzo mandato dal nuovo consiglio di amministrazione del Consorzio Vino Chianti Classico, completando un percorso di leadership che ha contraddistinto la sua carriera. La sua rielezione è avvenuta esattamente tre anni dopo il secondo mandato, un segnale di unità e coesione tra i membri del consorzio. Manetti, con i suoi 61 anni, ha dichiarato di essere “molto contento della fiducia” ricevuta e ha accettato l’incarico con “rinnovato entusiasmo”, sottolineando l’importanza di affrontare le sfide future insieme agli altri membri della compagine sociale.

Un commento che ispira fiducia

Nel suo intervento, Manetti ha evidenziato il valore della “casa comune” rappresentata dal consorzio e ha posto l’accento sulla coesione come uno dei punti di forza della denominazione. La sua visione di un lavoro di squadra e di una strategia condivisa è un chiaro invito a tutti i soci a unirsi per superare le sfide che il settore vitivinicolo si trova ad affrontare. La destrezza con cui Manetti è riuscito a navigare le complessità del mercato del vino italiano è stata oggetto di ammirazione, e la sua rielezione è vista come un segno di stabilità e innovazione.

Obiettivi e programmi per il futuro

Progettare il futuro del Chianti Classico

Con un programma ambizioso per il prossimo triennio, il Consorzio si prepara a intraprendere nuove iniziative cruciali. Tra gli obiettivi prioritari, spicca l’iter per la candidatura del Chianti Classico come patrimonio culturale dell’UNESCO, un passo significativo nella valorizzazione della tradizione vinicola e del paesaggio toscano. Questo progetto non solo mira a preservare il patrimonio culturale e naturale della zona, ma anche a incrementare il riconoscimento del vino Chianti Classico a livello globale.

Sfide ambientali e sostenibilità

Un altro aspetto fondamentale che Manetti ha menzionato è l’importanza della ricerca agronomica, necessaria per affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici. Questo impegno sulla sostenibilità include il lancio di un protocollo che si propone di garantire la preservazione del territorio e del vino Chianti Classico per le generazioni future. In un contesto globale sempre più attento alla sostenibilità, il consorzio intende non solo affrontare le problematiche ambientali, ma anche promuovere pratiche viticole sostenibili che possano servire da esempio per altre aree vinicole nel mondo.

Collaborazione e progetti comuni

Il Consorzio Vino Chianti Classico si è anche impegnato a collaborare con i Comuni locali per promuovere il distretto rurale del Chianti e sviluppare le unità geografiche aggiuntive. Questi progetti intendono valorizzare ulteriormente il legame tra vino e territorio, un binomio essenziale per l’identità del Chianti Classico. Con un obiettivo chiaro di pulsare nel mercato globale del vino, il consorzio cerca di amplificare la conoscenza e l’apprezzamento di questa storica denominazione.

Le parole di Manetti non promettono solo un cammino nobile ma anche una visione pragmatica per il futuro, con un chiaro invito a tutti coloro che operano nel settore a unirsi in un percorso condiviso verso il successo.