Formaggi DOP e vini bianchi: abbinamenti da non perdere nella tradizione italiana

Formaggi DOP e vini bianchi: abbinamenti da non perdere nella tradizione italiana - Fornelliditalia.it

La tradizione italiana offre una ricca varietà di formaggi DOP da abbinare a vini pregiati. In questa guida, esploreremo tre taglieri di formaggi DOP in perfetta armonia con vini bianchi. Il nostro viaggio enogastronomico ci porterà a scoprire i caratteri distintivi di ogni formaggio e il giusto vino da accompagnarli, valorizzando il patrimonio culinario del nostro Paese.

Il primo tagliere: Provolone del Monaco, Quartirolo Lombardo e Salva Cremasco

Provolone del Monaco DOP

Il Provolone del Monaco DOP è un formaggio semiduro a pasta filata, ottenuto da latte crudo di bovine Agerolesi e altre razze locali. La sua produzione avviene esclusivamente nell’area dei Monti Lattari e della Penisola Sorrentina, tra i 13 comuni della provincia di Napoli. Questo formaggio ha una stagionatura variabile, che può raggiungere anche i due anni, conferendogli un sapore intenso e aromatico. La storia del suo nome è affascinante e affonda le radici nel passato, quando i produttori, per raggiungere i mercati di Napoli, si travestivano da monaci con grandi mantelli, da cui la denominazione “Monaco”.

Quartirolo Lombardo DOP

Il Quartirolo Lombardo DOP è un formaggio fresco da tavola, prodotto esclusivamente in Lombardia. Realizzato con latte vaccino crudo o pastorizzato, questo formaggio si caratterizza per la sua consistenza morbida e il suo sapore delicato. La leggenda vuole che il suo nome derivi dall’erba Quartirola, una pianta utilizzata per nutrire le mucche durante il periodo estivo prima del rientro in stalla. Il Quartirolo è spesso servito a cubetti, permettendo di assaporare facilmente la sua freschezza.

Salva Cremasco DOP

Il Salva Cremasco DOP rappresenta un altro pilastro dei formaggi lombardi, ed è un formaggio molle a pasta cruda, a crosta lavata. Prodotto con latte vaccino intero, richiede una stagionatura minima di 75 giorni. Le province interessate nella sua produzione includono Bergamo, Brescia e Cremona. La combinazione di questi tre formaggi crea un tagliere dal sapore armonico, dove il Provolone del Monaco viene generalmente assaporato per ultimo, a coronamento della degustazione.

Il secondo tagliere: Formaggio di Fossa di Sogliano, Montasio e Mozzarella di bufala campana

Formaggio di Fossa di Sogliano DOP

Il Formaggio di Fossa di Sogliano DOP è un prodotto unico, derivato da una miscela di latte vaccino e ovino. L’affinamento del formaggio avviene in fosse scavate nella roccia, dove il formaggio acquisisce peculiarità di sapore forti e distintive. Proveniente da un’area che comprende le province di Forlì-Cesena e Rimini, è spesso utilizzato in ricette tradizionali, come l’Erbazzone, un tipo di torta salata emiliano.

Montasio fresco DOP

Il Montasio fresco DOP è un formaggio dal sapore delicato e dalla pasta compatta, prodotto nelle province del Friuli Venezia Giulia e in alcune zone del Veneto. Con un aroma delicato e una crosta liscia, questo formaggio è perfetto per essere utilizzato in una varietà di piatti o gustato da solo. La sua versatilità lo rende un ingrediente ideale nella cucina regionale, da abbinare a piatti a base di polenta e verdure.

Mozzarella di bufala campana DOP

La Mozzarella di bufala campana DOP è famosa in tutto il mondo per il suo sapore ricco e la sua consistenza fondente. Prodotta principalmente nelle province di Caserta e Salerno, spesso è utilizzata come ingrediente base in insalate o piatti di pasta. La produzione avviene seguendo metodi tradizionali e, per mantenerne la freschezza, si consiglia di non refrigerarla. La Mozzarella di bufala, con la sua dolcezza, completa questo tagliere in modo sublime, rendendolo ideale per accompagnare un calice di Albana di Romagna.

Il terzo tagliere: Casciotta d’Urbino, Formaggella del Luinese e Murazzano

Casciotta d’Urbino DOP

La Casciotta d’Urbino DOP è un formaggio ovino con un’aggiunta di latte vaccino, prodotto nella provincia di Pesaro e Urbino. Questo formaggio, apprezzato anche da Michelangelo, ha una tradizione secolare e si distingue per il suo sapore delicato che si sposa bene con pane e marmellata. La sua versatilità in cucina offre la possibilità di utilizzarlo in piatti come i tortellacci ripieni, che esaltano il suo sapore unico.

Formaggella del Luinese DOP

Un altro gioiello caseario è la Formaggella del Luinese DOP, il primo formaggio DOP italiano prodotto esclusivamente con latte di capra. Originario della provincia di Varese, questo formaggio ha un sapore deciso che si esalta in molte ricette tradizionali, come il risotto con pere mantovane. La produzione di questo formaggio è strettamente legata alla vita delle capre, pascolanti nelle graziose montagne della zona.

Murazzano DOP

Il Murazzano DOP, infine, è un formaggio che ben rappresenta le Langhe piemontesi. Questo formaggio a pasta fresca può essere ottenuto esclusivamente da latte ovino o da un mix di latte ovino e vaccino. La sua delicatezza si manifesta sia nel suo odore che nel suo sapore, rendendolo perfetto da gustare al naturale o abbinato a bruschette e insalate. Per esaltare il suo gusto, è ideale condirlo con pepe e un filo di olio extravergine di oliva.

Abbinamenti: vino e formaggi DOP

Ogni tagliere di formaggi DOP si abbina perfettamente a noti vini bianchi italiani. Per il primo tagliere, il Soave Superiore DOP esprime freschezza e un bouquet fruttato che si sposa bene con il Provolone e la freschezza del Quartirolo. La scelta dell’Albana di Romagna DOP* per il secondo tagliere permette di accentuare la cremosità della Mozzarella di bufala, mentre per il terzo tagliere, il Verdicchio di Matelica Riserva DOP completa magnificamente il profilo aromatico della Casciotta d’Urbino e della Formaggella del Luinese.

Questa trilogia di abbinamenti rappresenta un viaggio sensoriale tra formaggi e vini, un’occasione imperdibile per apprezzare il patrimonio gastronomico italiano.