Fornelli d'Italia

Focolai di lingua blu in Sardegna: oltre 1300 casi e la sfida del sierotipo 3 senza vaccino

di redazione Fornelli d'Italia

La Sardegna affronta un’emergenza sanitaria di notevole impatto a causa dell’aumento dei focolai di lingua blu, che hanno superato i 1300 casi secondo l’ultimo report dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna. Il sierotipo di virus predominante è il 3, per il quale non è ancora disponibile alcun vaccino autorizzato in Italia. La situazione ha spinto la Regione a prendere misure immediate per affrontare l’emergenza, in collaborazione con le associazioni di categoria e gli allevatori.

L’epidemia di lingua blu in Sardegna

Dati aggiornati e diffusione del virus

Negli ultimi mesi, la Sardegna ha visto un incremento significativo dei casi di lingua blu, con l’Istituto Zooprofilattico che ha confermato 1324 focolai. La maggior parte di questi si concentra nel centro-sud dell’isola, evidenziando una diffusione preoccupante del sierotipo 3. Questo particolare ceppo del virus è particolarmente insidioso poiché, a differenza di altri sierotipi come il 4 e l’8, non esiste attualmente un vaccino disponibile per il suo trattamento. Le implicazioni per il settore zootecnico sono rilevanti, considerando i potenziali rischi per la salute degli animali e, di conseguenza, per l’economia agricola.

Impatti sul settore zootecnico

La lingua blu è una malattia virale trasmessa da insetti ed è nota per le sue conseguenze devastanti sulla salute del bestiame. Questa epidemia ha già iniziato a colpire diversi allevamenti, portando a una frequente preoccupazione tra gli allevatori. Le misure di profilassi e il vaccino per i volantini sierotipi 4 e 8, che sono già in distribuzione, non riescono a risolvere il problema del sierotipo 3, lasciando un vuoto critico nel sistema di protezione degli animali. Questo scenario complesso richiede una strategia di intervento mirata e urgente.

Strategia della Regione e tavolo interassessoriale

Incontro con gli allevatori e piani d’azione

In risposta alla crisi, la Regione Sardegna ha organizzato un incontro con gli assessori Armando Bartolazzi e Gian Franco Satta, insieme a rappresentanti delle associazioni di categoria degli allevatori e delle strutture sanitarie. Durante la riunione, sono emerse preoccupazioni e suggerimenti relativi al controllo della lingua blu. Presenti all’incontro anche la commissaria dell’Istituto Zooprofilattico, Simonetta Cherchi, e la dirigente del Servizio Veterinario, Daniela Mulas, il dialogo ha messo in evidenza la necessità di una risposta concertata.

Tavolo interassessoriale per interventi futuri

Un risultato significativo del meeting è stata la decisione di costituire un tavolo interassessoriale, con lo scopo di aggregare le competenze di diverse aree e programmare interventi a lungo termine. Questo nuovo approccio intende superare le emergenze annuali legate alla salute animale, stabilendo un piano collaudato e duraturo. Bartolazzi ha assicurato che ci sarà una nuova strategia vaccinale, mirata ad affrontare l’emergenza attraverso procedure vaccinali più incisive. L’assessorato della Sanità e quello dell’Agricoltura stanno lavorando in sinergia per garantire la protezione del patrimonio zootecnico dell’isola.

Collaborazione con le parti interessate

L’incontro ha sottolineato l’importanza di un approccio collaborativo per affrontare le emergenze di salute animale. L’interesse reciproco e l’impegno da parte delle autorità regionali e degli allevatori evidenziano la volontà di lavorare insieme per garantire un futuro sostenibile per l’agricoltura sarda. La combinazione di esperienze, risorse e strategie rappresenta un passo importante per il controllo dei focolai di lingua blu e la salvaguardia della salute animale e dell’economia agricola della Sardegna.