La produzione alimentare mondiale ha registrato un crescita significativa negli ultimi anni, ma il problema della fame continua a rappresentare una sfida drammatica per la comunità globale. Un rapporto della FAO rilasciato nel suo Annuario Statistico 2024 rivela che nel 2023 ben 733 milioni di persone erano denutrite, un incremento di circa 152 milioni rispetto al 2019. Il report illustra le tendenze emergenti che influenzano l’agricoltura e la sicurezza alimentare a livello planetario, ponendo l’accento su questioni ambientali e di salute pubblica.
La crescente disuguaglianza alimentare
Aumento della denutrizione e obesi
Nonostante l’aumento della produzione agricola, la fame è un problema persistente. Nel 2023, la FAO ha riportato che 733 milioni di persone vivono in condizioni di denutrizione. Questo numero tragico è aumentato di 152 milioni dal 2019, evidenziando una tendenza allarmante che va contro la logica di un mondo in crescita. Mentre la produzione alimentare continua ad aumentare, la distribuzione di tale cibo rimane disomogenea, con ampie fette di popolazione che non riescono ad accedere a una dieta nutriente.
Al contempo, i tassi di obesità stanno crescendo a ritmi preoccupanti, soprattutto nelle regioni ad alto reddito. Nelle Americhe, in Europa e in Oceania, oltre il 25% degli adulti è obeso, segnalando un paradosso alimentare: da un lato la presenza di fame e denutrizione, dall’altro la crescente diffusione di malattie legate all’obesità. Questa situazione solleva interrogativi urgenti sulla sostenibilità dei sistemi alimentari e delle politiche di distribuzione alimentare.
Tendenze nella produzione agricola
Crescita economica ma stabilità vita nella forza lavoro
L’Annuario Statistico 2024 ha rivelato che, dal 2000, il valore dell’agricoltura globale è aumentato dell’89% in termini reali, raggiungendo una cifra impressionante di 3,8 trilioni di dollari nel 2022. Tuttavia, il contributo dell’agricoltura alla produzione economica globale è rimasto relativamente costante. Parallelamente, la proporzione della forza lavoro impegnata in agricoltura ha registrato una diminuzione, passando dal 40% nel 2000 al 26% nel 2022. Questo calo pone interrogativi su come i processi di modernizzazione e industrializzazione stiano influenzando l’occupazione nel settore.
In aggiunta, la produzione globale di colture primarie ha raggiunto i 9,6 miliardi di tonnellate nel 2022, con un aumento del 56% rispetto all’anno 2000. Le colture di base come la canna da zucchero, il mais, il grano e il riso compongono quasi la metà della produzione agricola mondiale, segnalando una forte dipendenza da un numero ristretto di specie vegetali. Un ulteriore aumento è stato registrato nella produzione di carne, che è incrementata del 55% nello stesso periodo, con il pollo che occupa una posizione predominante.
Impatti ambientali e sfide future
L’uso di pesticidi e le emissioni di gas serra
La crescita della produzione agricola non avviene senza costi ambientali. Utilizzando pesticidi, tra il 2000 e il 2022 si è registrato un aumento del 70%. La concentrazione di fertilizzanti inorganici ha raggiunto nel 2022 un totale di 185 milioni di tonnellate di nutrienti, di cui il 58% composto da azoto. Queste pratiche possono avere effetti devastanti sulla biodiversità, sulla qualità del suolo e sulle risorse idriche, creando un ciclo di produzione insostenibile nel lungo termine.
Inoltre, un altro aspetto cruciale da considerare è l’impatto ambientale della produzione alimentare. Le emissioni di gas serra originarie dai sistemi agroalimentari sono aumentate del 10% dal 2000 al 2022, con un incremento del 15% a livello di singole aziende agricole. Questo aumento è in gran parte attribuibile all’allevamento, che da solo contribuisce per circa il 54% delle emissioni agricole. Tale aumento delle emissioni sta sollevando preoccupazioni riguardo alla capacità di affrontare la crisi climatica, che pone delle implicazioni dirette sulla capacità di produrre cibo in futuro.
La FAO mette in luce la necessità di un intervento coordinato a tutti i livelli, dalla politica a pratiche agricole locali, per affrontare le sfide legate alla sicurezza alimentare in un contesto di crescente pressione ambientale e disuguaglianze economiche. La questione è urgente e richiede risposte efficaci per garantire un futuro alimentare più sostenibile e equo a tutti.