La recente assemblea elettiva di Fano ha visto il passaggio di consegne in Federpensionati Marche, con la nomina di Antonio Carletti a presidente. Questo evento segna non solo un cambiamento nella leadership dell’organizzazione, ma anche un importante passo per l’agricoltura sociale nella regione. Fra i temi discussi durante l’incontro, spicca il ruolo fondamentale dei senior e dei giovani nella costruzione di un’agricoltura sostenibile e innovativa.
L’assemblea elettiva a Fano
L’assemblea si è svolta nella serata di ieri a Fano, in un clima di ricordo e rinnovamento. Maurizio Mauri, presidente regionale, è scomparso nel mese di agosto all’età di 71 anni, lasciando un vuoto significativo nell’organizzazione. Antonio Carletti, 86 anni, è stato scelto come suo successore. Carletti vanta una lunga carriera all’interno di Federpensionati, avendo ricoperto la carica di presidente per il circolo di Ancona. La sua esperienza e il suo impegno nel sociale, specialmente all’interno del carcere di Barcaglione, lo rendono una figura di riferimento per le iniziative comunitarie.
Il lavoro di Carletti all’orto sociale ha avuto un impatto significativo sulla vita di oltre sessanta detenuti, che partecipano attivamente al programma, acquisendo competenze pratiche che possono rivelarsi utili al termine della loro pena. La sua elezione arriva in un momento in cui la sinergia tra diverse generazioni risulta fondamentale per affrontare le sfide socio-economiche attuali.
Il valore della collaborazione intergenerazionale
Uno dei temi chiave emersi durante l’assemblea è stata la cooperazione tra i Senior e Coldiretti Giovani Impresa. Nelle Marche, si contano più di 4.500 agricoltori over 70, mentre gli under 40 superano le 10.000 unità. Insieme, queste due categorie rappresentano quasi la metà dell’agricoltura regionale, evidenziando l’importanza di una collaborazione attiva e fruttuosa.
Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche, ha messo in risalto il valore di questo connubio: “È un cammino che unisce passato e futuro. La storia e l’esperienza dei Senior si fondono con la spinta innovativa dei giovani.” Questo approccio sottolinea come le esperienze maturate nel corso degli anni possano integrarsi con le nuove idee e tecnologie nate nei più giovani agricoltori.
L’incontro ha pertanto rappresentato un’importante opportunità per riflettere su come le tradizioni agricole possano convivere con le necessità di modernizzazione, garantendo così un’industria agricola non solo sostenibile, ma anche in grado di rispondere ai cambiamenti del mercato e dell’ambiente.
La nuova era di Federpensionati Marche
L’elezione di Antonio Carletti come presidente di Federpensionati Marche non è solo un cambio di guardia, ma un segnale chiaro di volontà di rinnovamento e inclusione. Sotto la sua guida, l’organizzazione punta a rafforzare i legami con le attuali generazioni di agricoltori, promuovendo iniziative che valorizzino le competenze degli anziani e stimolino i giovani a intraprendere carriere nel settore.
L’obiettivo è costruire un futuro per l’agricoltura marchigiana che possa fondere competenze storiche e innovazioni moderne, in un contesto di reciproco rispetto e crescita. La nomina di Carletti, con la sua lunga carriera e il suo impegno sociale, suggerisce che Federpensionati sarà un attore chiave non solo nella rappresentanza degli interessi dei pensionati, ma anche nel supporto di iniziative volte a garantire un futuro sostenibile per tutti gli agricoltori nella regione.
La sinergia proposta potrebbe rivelarsi vitale, poiché solo attraverso la collaborazione tra le diverse generazioni si potrà affrontare con successo le sfide del domani e dare forma a un’agricoltura che possa prosperare in un contesto in continua evoluzione.