Un evento di grande richiamo ha segnato la 33a edizione del Merano Wine Festival, incentrato su una delle tecniche più affascinanti della viticoltura, l’affinamento in anfora. Lo sviluppo di questa masterclass è stata curata da Helmut Köcher, noto patron della manifestazione, il quale, con passione e competenza, ha voluto portare all’attenzione dei partecipanti il potere e le potenzialità dei vini affinati seguendo le tradizioni georgiane.
Rinascita della tradizione: i vini in anfora
L’importanza della tecnica dell’anfora
La pratica di affinare il vino in anfora, che può sembrare insolita ai più, sta vivendo un periodo di riscoperta globale. Sebbene fosse stata per lungo tempo trascurata, oggi si sta affermando come un metodo innovativo che unisce tradizione e modernità. Questo processo, tradizionalmente georgiano, è caratterizzato da una serie di variabili che riguardano forme, materiali e modalità di applicazione, conferendo a ogni vino un profilo unico. La masterclass ha offerto l’opportunità di esplorare alcune delle migliori espressioni italiane di questa tecnica ancestrale.
Helmut Köcher ha presentato un’interessante selezione di otto vini italiani affinati in anfora, per evidenziare le diverse sfumature e i risultati di questo metodo. La degustazione è stata guidata da Simona Geri, il che ha ulteriormente accresciuto il livello di approfondimento dell’evento, permettendo ai partecipanti di apprezzare il legame tra le tecniche tradizionali e l’innovazione nel mondo vinicolo.
Un viaggio esperienziale tra vini e territorio
Durante la masterclass, i partecipanti sono stati guidati attraverso un percorso sensoriale che ha compreso diversi vini, illustrando come ognuno di essi abbia saputo esprimere il proprio carattere attraverso l’affinamento in anfora. I vini presentati includevano il Planties 2021 di St. Quirinus, il Pecorino Tullum Docg InAnfora 2022 di Feudo Antico, e il Sangiovese 2021 di Le Anfore di Elena Casadei, solo per citarne alcuni. Ogni etichetta ha raccontato una storia di tradizione, innovazione e territorio, dimostrando le potenzialità del vino affinato in questo modo.
L’anfora, sebbene impiegata in contesti differenti, consente una micro-ossigenazione lenta, che riesce ad esaltare le note fruttate dei vini. La masterclass ha offerto non solo una serie di degustazioni, ma anche un’opportunità per discutere le diverse strategie enologiche adottate dai produttori.
I protagonisti della degustazione: i vini da ricordare
Vini di eccellenza: un podio di sapori
Tra le etichette degne di nota, il Sangiovese 2021 di Le Anfore di Elena Casadei ha sicuramente colpito per la sua eleganza e pulizia gustativa. Questo vino, in purezza e affinato al 100% in anfora, ha rappresentato un esempio chiaro di come la ricerca e la tradizione possano condurre a risultati straordinari. Alcuni esperti del settore lo hanno descritto come una delle migliori espressioni di questa tecnica, frutto di un attento studio e applicazione della tradizione georgiana.
Un altro vino che ha stupito è stato il Pecorino InAnfora 2022 di Feudo Antico. La spiccata acidità di questo vitigno, unita alla struttura e finezza conferite dall’affinamento in anfora, ha generato un vino di carattere, già paragonato a un rosso vinificato in bianco. La complessità e l’originalità delle sue caratteristiche gustative hanno sorpreso i presenti, offrendo una nuova prospettiva su un vitigno tradizionale.
Infine, non si può non menzionare l’Offrot Gemischeter Satz 2023 di Widum Baumann. Questo vino rosso, ottenuto da un blend di ben undici varietà, si è distinto per la sua freschezza e originalità, testimoniando l’abilità del produttore nel valorizzare il terroir della regione dell’Alto Adige. I vigneti si trovano a oltre mille metri di altitudine, il che contribuisce alla creazione di un vino di grande eleganza e personalità.
La curiosità enologica: Torcolato in anfora
Un’altra menzione speciale va al Torcolato 2018 di Transit Farm, che ha catturato l’attenzione per la sua versione affinata in anfora. Questa espressione del Vespaiola passita di Breganze ha sorpreso per le sue delicate nuances pastello, rivelando la versatilità dell’anfora anche per i vini dolci. L’approccio innovativo di rielaborare un metodo tradizionale ha creato un vino di grande charme, rivelandosi uno dei protagonisti indiscussi della masterclass.
L’evento ha messo in luce quanto l’affinamento in anfora possa arricchire e diversificare l’offerta vinicola, enfatizzando il lavoro dei produttori che, con passione e dedizione, si impegnano nella salvaguardia e innovazione delle tradizioni vinicole.