Diego Turelli: dal vino all’eccellenza dell’olio d’oliva sul lago d’Iseo

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La produzione di olio d’oliva di alta qualità sul lago d’Iseo sta guadagnando attenzione grazie alla passione di piccoli olivicoltori come Diego Turelli. Abbandonando una carriera nel settore vinicolo, Turelli ha scelto di dedicarsi anima e corpo all’oleificazione. La sua storia rappresenta un esempio di rinnovamento imprenditoriale e salvaguardia delle tradizioni agricole locali. Situato nella regione lombarda, il suo lavoro con l’azienda agricola “La Ruina” sta contribuendo a elevare il profilo dell’olio evo Dop del lago d’Iseo, un prodotto gastronomico di grande prestigio.

La Ruina: un nome, una storia, un olio d’eccellenza

L’azienda “La Ruina” affonda le radici nella storia familiare di Turelli, che da tre generazioni si dedica alla coltivazione di ulivi. Le origini del suo uliveto risalgono al 1943, quando la famiglia possedeva già una trentina di piante, alcune delle quali secolari. Oggi l’attività si sviluppa su tre ettari di terreno, con circa 500 piante a Sale Marasino e 250 ulivi storici a Montisola, l’isola lacustre più grande d’Europa. Questi ulivi non sono soltanto una risorsa economica, ma rappresentano un patrimonio culturale e identitario per la comunità locale.

Il prodotto di punta dell’azienda è il “Cuveè Ruìna”, un olio d’oliva che si distingue per le varietà utilizzate: frantoio, leccino, pendolino e casaliva. Turelli descrive il suo olio come un assemblaggio equilibrato, ricco di carattere e con note di carciofo ed erba appena tagliata, accompagnato da un retrogusto lievemente piccante. Questa attenzione alla qualità e alla tradizione è ciò che rende “La Ruina” un marchio riconosciuto, capace di competere con i grandi nomi della produzione olearia italiana.

Il valore della produzione manuale

Uno degli aspetti distintivi dell’azienda è l’impegno per la raccolta manuale delle olive. Questo metodo, tradizionale e rispettoso dell’ambiente, permette di garantire che solo il miglior prodotto venga selezionato per la trasformazione in olio. Oltre al “Cuveè Ruìna”, Turelli produce anche il monocultivar “Oro di Paolo”, un altro olio di alta qualità che esalta caratteristiche specifiche di una sola varietà di oliva.

L’attenzione agronomica è un altro fattore fondamentale per la produzione di olio di qualità. Turelli e il suo team si dedicano a potature precise, sfalci puntuali e monitoraggio attento dei patogeni. Grazie a queste pratiche meticolose, la raccolta di quest’anno è stata eccezionale, con una resa che varia tra il 7 e il 12%. Questo risultato è motivo di orgoglio per l’azienda, che vede nel 2023 un’opportunità per affermare ulteriormente la qualità del proprio olio.

L’olio d’oliva del lago d’Iseo: un patrimonio da valorizzare

Durante la recente “Festa dell’olio montisolano”, si è acceso un dibattito sul futuro della produzione olearia del Lago d’Iseo. A differenza di molti colleghi, Turelli sostiene la necessità di far conoscere l’olio extra vergine di oliva prodotto in questa zona al di fuori dei confini regionali. L’olio d’oliva non è solo un prodotto, ma un simbolo della cultura e della storia italiana. Con una produzione ancora limitata e prevalentemente familiare, il potenziale di crescita è enorme.

La collaborazione tra agricoltori, appassionati e istituzioni è fondamentale per promuovere l’olio del Sebino e renderlo un marchio di prestigio, paragonabile a quello delle celebri sardine. Il futuro dell’olio d’oliva del lago d’Iseo dipende dalla capacità di valorizzare al meglio le caratteristiche uniche di questo prodotto, mantenendo viva la tradizione mentre si guarda con ottimismo alle prospettive di mercato. La missione di Turelli e di altri olivicoltori è quindi chiara: trasformare l’olio d’oliva locale in un tesoro gastronomico noto ben oltre i confini lombardi.