Degustazione di Chianti Rufina e Vinsanto: un viaggio tra le annate della Tenuta di Grignano

Degustazione di Chianti Rufina e Vinsanto: un viaggio tra le annate della Tenuta di Grignano - Fornelliditalia.it

La Tenuta di Grignano, situata a Pontassieve, in provincia di Firenze, si conferma come un punto di riferimento per la produzione di vini di alta qualità. Sotto la guida di Tommaso Inghirami, l’azienda si è dedicata alla valorizzazione del Sangiovese, proponendo una verticale che ha stupito gli appassionati. Il recentissimo evento, svoltosi nel ristorante Il Liberty di Milano, ha offerto l’opportunità di assaporare sei annate di Chianti Rufina Poggio Gualtieri, insieme a un Vinsanto del 1980 e al nuovo rosso Fedra del 2019. Scopriamo i dettagli di queste straordinarie etichette.

Chianti Rufina: un patrimonio vitivinicolo toscano

Storia e caratteristiche della sottozona

Il Chianti Rufina, pur essendo la più piccola delle sottozone del Chianti, si distingue per la sua qualità e tradizione. Con un’area di coltivazione prevalentemente montana che raggiunge altitudini fino ai 550 metri, Grignano gode di un clima favorevole alla viticoltura. I vigneti esposti a sud/sud-est ricevono la luce del sole in modo ottimale, contribuendo alla maturazione delle uve Sangiovese, il vitigno principe di questa zona. Sin dal ‘400 il Sangiovese è stato al centro dell’attenzione dei nobili, in particolare dei Medici, che hanno valorizzato questo territorio attraverso l’arte della viticoltura.

La storicità e l’apprezzamento del Chianti Rufina si rispecchiano nelle varietà DOCG e DOC prodotte. Da oltre cinquant’anni, la Tenuta di Grignano si è distinta per la produzione di due Chianti Rufina DOCG e un Vinsanto DOC, confermando la sua attitudine alla creazione di vini di pregio. Le etichette includono il Chianti Rufina Ritratto del Cardinale e il Chianti Rufina Riserva Poggio Gualtieri, che offrono esperienze sensoriali uniche.

Vini e vitigni della Tenuta

Alla Tenuta di Grignano si produce un mix affascinante di vini dal profilo distintivo, per il bene della tradizione e della qualità. Il Chianti Rufina Ritratto del Cardinale è un vino affinato esclusivamente in botti, che esalta note fruttate e floreali, arricchito da una piccola percentuale di Canaiolo. La Riserva Poggio Gualtieri, invece, vede un affinamento in legno più complesso, valorizzando le caratteristiche del Sangiovese attraverso l’uso di barrique e botti grandi.

In aggiunta, il Vinsanto del Chianti Rufina è l’interpretazione più dolce e affascinante dell’azienda, realizzato con uve Trebbiano e Malvasia, che subiscono un lungo processo di appassimento prima di essere invecchiate in caratelli per cinque anni. La combinazione di metodi tradizionali e innovativi conferisce a questi vini un carattere unico, rendendoli apprezzati tra gli esperti e i neofiti.

Tenuta di Grignano: la visione di Tommaso Inghirami

Innovazione e sostenibilità

Sotto la direzione di Tommaso Inghirami, dal 2019, la Tenuta di Grignano ha avviato un processo di rinnovamento che ha portato a una maggiore valorizzazione del territorio. La famiglia Inghirami, già nota nel settore tessile e moda, ha realizzato un ambizioso progetto di riqualificazione dei 600 ettari di terreno, di cui 50 coltivati a vigneto. La sostenibilità ha un ruolo centrale nella filosofia aziendale, con un’attenzione particolare alla preservazione della bellezza naturale toscana.

I vigneti sono stati attentamente classificati e suddivisi in “piccoli cru”, rispettando le peculiarità geografiche e ambientali della zona. Tommaso Inghirami ha così creato un ambiente favorevole per il Sangiovese, tessendo un legame profondo tra la viticoltura e il territorio circostante.

Progetto Terraelectae

Uno dei progetti emblematici portati avanti da Inghirami è Terraelectae, un marchio collettivo che mira a promuovere i vini Riserva come ambasciatori del Sangiovese. Il Montefiesole Terraelectae, ad esempio, è un vino di alta qualità realizzato da una singola vigna, che offre un’interpretazione autentica del vitigno toscano. Gli standard di produzione richiedono a questi vini un invecchiamento di 30 mesi, arricchendo ulteriormente la loro complessità e longevità. Tommaso Inghirami sottolinea l’importanza di trasmettere il messaggio di un territorio che evolve e si adatta ai cambiamenti climatici, determinando una qualità superiore nella vinificazione.

Degustazione dei vini: un’esperienza sensoriale

L’evento milanese

La verticale di degustazione organizzata a Milano ha rappresentato un’occasione imperdibile per gli appassionati del Chianti Rufina. Gli invitati hanno avuto l’opportunità di assaporare diverse annate della Riserva Poggio Gualtieri, completate da un Vinsanto e dal rossonissimo Fedra 2019, frutto del lavoro del nuovo enologo Stefano Chioccioli. È stato un incontro tra storia e innovazione, in un contesto accogliente che ha offerto uno spazio ideale per apprezzare le sfumature di ogni vino.

Le annate della verticale

Ogni annata degustata ha raccontato una storia diversa, mostrando l’evoluzione del terroir e la maestria nella vinificazione. Ad esempio, l’annata 2000 ha offerto un vino intenso e fruttato, mentre nel 2001 la freschezza e la persistenza aromatica hanno colpito i degustatori. Il 2011 ha sorpreso per le sue note speziate, e il 2013 ha evidenziato l’eleganza e la freschezza tipica della zona. La 2015 ha collezionato l’apprezzamento per la sua longevità e complessità, mentre nel 2019 il giovane Sangiovese ha mostrato importanti potenzialità di invecchiamento.

Vinsanto e Fedra: oltre l’ordinario

Non da ultimo, l’assaggio del Vinsanto del 1980 ha offerto un viaggio indimenticabile nei sapori della tradizione, mostrando la possibilità di evoluzione di un vino che ha trascorso decenni affinando le sue caratteristiche. Il nuovo rosso Fedra ha stupito i presenti con un blend di Merlot e Cabernet Sauvignon, rivelando un’opera d’arte enologica arricchita da una firma di design che unisce vino e creatività.

L’evento ha dimostrato che la Tenuta di Grignano, sotto la guida attenta della famiglia Inghirami, è non solo custode di una tradizione vitivinicola storica, ma anche innovatrice nel panorama vinicolo toscano, proiettando il Chianti Rufina verso nuovi orizzonti di qualità e riconoscimento internazionale.