Crescita della finocchiona igp: balzo produttivo e nuove sfide internazionali nel 2024

Crescita della finocchiona igp: balzo produttivo e nuove sfide internazionali nel 2024 - Fornelliditalia.it

La finocchiona igp, emblematico salume toscano, registra un significativo incremento nella produzione, segnando un trend positivo sia a livello nazionale che internazionale. Il Consorzio di Tutela si prepara a celebrarne il decimo anniversario di riconoscimento come Indicazione Geografica Protetta , con proiezioni di produzione nel 2024 che superano i 2,4 milioni di chili. Questo articolo offre uno sguardo dettagliato sui numeri, le esportazioni e le nuove prospettive commerciali.

Impennata della produzione e dei consumi

Numeri in crescita

Nel 2024, la produzione della finocchiona igp è destinata a raggiungere i 2,4 milioni di chili, evidenziando un aumento dell’1,8% rispetto all’anno precedente. Questo incremento è accompagnato da una crescita sostenuta anche nel numero di pezzi insaccati, che supera le 870mila unità, con un’aggiunta di oltre 20mila rispetto al 2023. Non si limita a questi dati il successo del prodotto toscano; le vaschette di finocchiona affettata e confezionata segnano un aumento considerevole, toccando quota 3,6mila, pari a un incremento del 15,8%.

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Il valore alla produzione della finocchiona igp supera i 14 milioni di euro, evidenziando un potenziale economico significativo. Al dettaglio, il valore di vendita si avvicina ai 24,5 milioni di euro, dimostrando l’apprezzamento sempre crescente da parte dei consumatori, sia in Italia che all’estero. “È evidente che la finocchiona igp si sta affermando come un prodotto di qualità, con un trend di crescita continuativo,” afferma Alessandro Iacomoni, presidente del Consorzio di Tutela. Questo successo non è solo un riconoscimento della qualità, ma anche una testimonianza del rafforzamento della reputazione della finocchiona sul mercato globale.

Internazionalizzazione e nuovi mercati

Focus sulle esportazioni

Le esportazioni della finocchiona igp rappresentano un elemento chiave della sua crescita. Per il 2024, il Consorzio stima che circa 550mila chili, corrispondenti al 30% delle quote di mercato, saranno destinati ai mercati esteri. È interessante notare che l’Italia continua a essere il principale mercato per il salume, con una quota che si attesta al 69,5%. Tuttavia, il mercato tedesco sta mostrando segnali di forte crescita, rappresentando il 17,5% delle vendite totali certificate e aumentando del 38% rispetto all’anno precedente, grazie anche agli investimenti promozionali condotti dal Consorzio nel Paese.

Tra i mercati extra-UE, l’Inghilterra si erge come il primo consumatore di finocchiona, con un incremento del 57%, raggiungendo il 3,5% delle quote totali. Iacomoni sottolinea l’importanza di espandere la presenza della finocchiona igp a nuovi mercati, pur mantenendo un solido approccio nel mercato domestico. L’Italia, essendo il fulcro della produzione, rimane una priorità strategica per il Consorzio, che intende rafforzare ulteriormente le performance già positive degli scorsi anni.

Variazione nella produzione provinciale

Il cambio delle guardie e nuovo primato

Il 2024 segna anche un cambiamento significativo nelle province italiane per quanto riguarda la produzione di finocchiona igp. Siena ha scalzato Arezzo dal primato, raggiungendo una quota di produzione del 38,2%, mentre Arezzo si attesta al 31,4%. Firenze completa il podio con una partecipazione del 21,3%. Questo cambiamento sottolinea una dinamica di competitività tra le province toscane, ciascuna consolidando la propria identità nello scenario della produzione alimentare.

Il riconoscimento di Siena come capofila nella produzione di finocchiona igp non solo valorizza le tradizioni culinarie locali, ma apre anche a nuove opportunità per la promozione e il mercato. Si prevede che le province competitor lavorino per migliorare il proprio posizionamento, continuando a investire in qualità e innovazione. La celebrazione di questo decimo anniversario non è solo un traguardo, ma rappresenta anche un trampolino di lancio per sfide future, in un contesto di crescente apprezzamento per la gastronomia toscana.