Il panorama della distribuzione moderna in Italia continua a evolversi, con segni chiari di una crescita robusta. Secondo dati recenti, i prodotti a marchio del distributore hanno raggiunto un fatturato di 26 miliardi nel 2024, segnando un incremento del 2,4% rispetto all’anno precedente e un impressionante 35,4% rispetto al 2019. Con oltre l’80% degli italiani che si affidano a questi canali per le loro spese alimentari, il mercato si sta adattando alle nuove esigenze dei consumatori.
I dati della distribuzione moderna italiana
Un’analisi approfondita
L’analisi intitolata “Il ruolo guida della distribuzione moderna e della marca del distributore per la transizione sostenibile della filiera agroalimentare”, realizzata da The European House – Ambrosetti, fornisce un quadro dettagliato sull’importanza della distribuzione moderna in Italia. La ricerca, che sarà presentata ufficialmente il 15 gennaio a Marca by BolognaFiere 2025, evidenzia come la maggior parte dei consumatori italiani scelga supermercati e ipermercati per le loro spese quotidiane. In particolare, il 65% degli acquisti avviene presso questi punti vendita, mentre un 16% preferisce i discount.
Fattori di crescita
Uno degli aspetti più significativi rivelati dalla ricerca è che la crescita del fatturato dei prodotti a marchio del distributore è inferiore alla crescita del volume di questi prodotti. Questo suggerisce una gestione strategica da parte della distribuzione moderna, che ha cercato di contrastare l’inflazione attraverso qualità e prezzo competitivo. Mauro Lusetti, presidente di ADM , interpreta questo fenomeno come un chiaro segnale dell’attenzione della rete distributiva per le necessità economiche dei consumatori.
Impatto economico e sociale della distribuzione moderna
Valore aggiunto e contributo al PIL
La distribuzione moderna in Italia rappresenta un settore chiave per l’economia del paese, generando un valore aggiunto totale di circa 208 miliardi di euro, pari al 10% del PIL nazionale. Questo valore è composto da oltre 27 miliardi attribuiti al valore diretto, affiancati da 181 miliardi provenienti dalla filiera indiretta. L’industria non solo offre posti di lavoro e opportunità economiche, ma rappresenta anche una piattaforma importante per la sostenibilità, rispondendo alle esigenze sempre più pressanti dei consumatori riguardo a pratiche responsabili.
Sostenibilità e preferenze dei consumatori
Il report mette in evidenza come la sostenibilità stia diventando un criterio fondamentale nelle scelte di acquisto degli italiani. Secondo la ricerca eseguita, circa tre quarti degli intervistati sarebbero disposti a pagare anche un 20% in più per un prodotto sostenibile. Valerio De Molli, managing partner e ceo di TEHA, sottolinea che la distribuzione moderna sta cercando di coniugare crescita economica e sostenibilità, rispondendo attivamente alle pressioni del mercato verso prodotti più ecologici e responsabili.
Questi dati dimostrano chiaramente il ruolo strategico della distribuzione moderna nel panorama alimentare italiano, rafforzando l’importanza di un approccio orientato al consumatore e rispettoso dell’ambiente.