Le aziende agricole nella regione Marche stanno attraversando una fase di trasformazione. Se da un lato il numero delle imprese si è ridotto, dall’altro si registra un aumento della dimensione media delle aziende, che ha raggiunto i 14 ettari. Nel 2024, Coldiretti Marche ha fornito consulenze a oltre 1.600 aziende, contribuendo a un valore complessivo di circa 4,6 milioni di euro. Questi dati sono emersi durante l’ultimo Consiglio regionale di Coldiretti Marche, tenutosi ad Ancona, in cui è stata tracciata una linea sulla situazione attuale e sulle prospettive future.
Situazione attuale delle aziende agricole marchigiane
Negli ultimi anni, il panorama agricolo marchigiano ha subito significativi cambiamenti. La diminuzione del numero di aziende agricole, rispetto a un passato più florido, è bilanciata da un significativo aumento della dimensione delle stesse. Oggi, le aziende agricole marchigiane operano su una superficie media di 14 ettari, segnando un incremento di 2,5 ettari rispetto al 2021. Questo trend potrebbe essere interpretato come una risposta alle crescenti sfide economiche e climatiche che il settore agricolo sta affrontando, inclusi i costi sempre più elevati delle materie prime e le fluttuazioni dei mercati.
La modernizzazione e l’aggregazione delle aziende agricole possono essere viste come strategie per incrementare la resilienza e la competitività. Con meno aziende, ma di dimensioni più consistenti, le imprese possono ottimizzare le risorse e meglio sfruttare le tecnologie moderne, favorendo una gestione più efficiente.
Occorre anche sottolineare che le difficoltà non hanno dissuaso gli agricoltori marchigiani dal cercare supporto e formazione. Infatti, nel 2024, oltre 1.600 aziende agricole hanno beneficiato di consulenze fornite da Coldiretti Marche, sottolineando l’importanza della collaborazione tra agricoltori e enti di supporto. I 4,6 milioni di euro di valore delle consulenze dimostrano una vivace dinamica di investimento nel settore, nonostante le incertezze economiche.
Le sfide e le strategie per il futuro
Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche, ha evidenziato le difficoltà affrontate dalle imprese agricole, ponendo l’accento sull’instabilità dei mercati e sui costi insostenibili delle materie prime e dell’energia. Le sue dichiarazioni fanno risaltare un futuro poco chiaro, ma anche la determinazione degli agricoltori marchigiani a superare le avversità. La strategia di Coldiretti Marche si concentra su interventi concreti per garantire il supporto alle aziende.
Le misure includono il Piano straordinario per la gestione della fauna selvatica e interventi a sostegno della zootecnia, con particolare riguardo alla razza marchigiana, nonché iniziative per rilanciare l’olivicoltura. Con un investimento di un milione di euro nel settore, Coldiretti intende promuovere anche l’oleoturismo, un’iniziativa destinata a valorizzare l’olivicoltura marchigiana e a generare nuove opportunità di reddito.
Anche la formazione gioca un ruolo cruciale. Oltre l’85% dei progetti di formazione e consulenza presentati in Regione ha un valore totale che supera i 900.000 euro. Questo investimento nella formazione ha permesso un significativo incremento delle domande strutturali, contribuendo a un avanzo della spesa nel Piano di sviluppo rurale che è passato da meno del 32% a oltre il 70%. Questi risultati positivi sono testimonianza della volontà degli agricoltori di investire nel futuro, supportati dalla disponibilità di assistenza tecnica.
Guardare al domani con resilienza
Mentre il settore agricolo marchigiano affronta sfide significative, la risposta degli agricoltori, unita all’assistenza di Coldiretti e altre istituzioni, rappresenta una risorsa fondamentale per il futuro. L’impegno nell’innovazione, nella sostenibilità e nella collaborazione è cruciale per navigare un mercato in costante evoluzione e per garantire la sicurezza alimentare nella regione.
Le prossime iniziative di Coldiretti Marche si preannunciano ambiziose: si mira a consolidare il supporto alle aziende locali, a promuovere le eccellenze agricole del territorio e a sensibilizzare su temi cruciali come la sostenibilità e la biodiversità. Guardando al 2025 e oltre, l’obiettivo sarà quello di costruire un sistema agricolo resistente, in grado di affrontare le sfide future con determinazione e lungimiranza.