Cavoletti di Bruxelles, toccasana per le ossa

di FornellidItalia

Cavoletti di Bruxelles, toccasana per le ossa

Fanno bene allo scheletro, ma anche agli occhi e alla concentrazione: ecco tutti i benefici racchiusi in un ortaggio piccolissimo

I cavoletti di Bruxelles? Un vero e proprio toccasana per le ossa. E non solo. Anche per gli occhi, per il cuore, per la prostata e per il cervello questi ortaggi rappresentano una preziosa miniera di salute. Le ossa, però, sono quelle che maggiormente possono trovare benefici dal consumo di cavoletti di Bruxelles. Ed ecco spiegato il motivo.

Miniera di vitamine e sali minerali

Il segreto del rapporto privilegiato dei cavoletti di Bruxelles con la salute delle ossa sta nell’abbondante presenza in questi piccoli ortaggi di vitamina K, che garantisce la corretta funzionalità di alcune proteine che formano e mantengono più forti, appunto, le nostre ossa. Ma non solo: i cavoletti di Bruxelles contengono anche ottime quantità di sali minerali (a partire dal ferro, dal calcio e dal fosforo), oltre che di proteine e di fibre. Le altre vitamine presenti sono invece quelle del gruppo B, la vitamina A e la vitamina C.

Proprietà a non finire

Stimolanti dell’attività celebrale e della concentrazione, i cavoletti di Bruxelles devono queste proprietà anche ad altri due elementi dei quali sono particolarmente ricchi: la tiamina e l’acido folico. Inoltre, si tratta di un alimento con un’importante azione benefica sul metabolismo ormonale femminile e dalle riconosciute proprietà antianemiche e disintossicanti. Come se non bastasse, i cavoletti di Bruxelles sono anche una vera e propria miniera di antiossidanti, tra i quali spicca la zeaxantina, nota per la sua azione protettiva nei confronti della retina degli occhi.

Una ricetta per la salute delle ossa

Adesso, sapendo quanto bene fanno i cavoletti di Bruxelles, è il momento di una ricetta proprio per la salute delle ossa: cavoletti di Bruxelles e salmone, pesce ricco di vitamina D, cioè un altro importante alleato in questo senso. Si comincia lavando e bollendo per dieci minuti, in acqua salata, 150 grammi di cavoletti; nel frattempo, in una padella con un poco di olio, si cucinano due filetti di salmone. Dopo aver scolato i cavoletti, si fanno saltare in un’altra padella con una noce di burro; tocco finale con prezzemolo e un poco di pepe e il gioco è fatto.

Altro che Bruxelles

Curiosità finale: nonostante il nome, questi piccoli ortaggi pare c’entrino ben poco con il Belgio. Sarebbero infatti originari dell’Italia e solo successivamente sembra siano stati importati nel Paese nord europeo grazie ai legionari romani. Oltre tre quarti della loro produzione mondiale, attualmente, ha però l’accento inglese, sebbene la coltivazione dei cavoletti di Bruxelles sia molto diffusa anche in Francia e Olanda.

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