Cantine Etiche: un nuovo modello di sinergia per la valorizzazione dei vini umbri

Cantine Etiche: un nuovo modello di sinergia per la valorizzazione dei vini umbri - Fornelliditalia.it

La regione dell’Umbria sta emergendo come un polo interessante nel panorama vinicolo italiano grazie a “Cantine Etiche”, un’iniziativa che riunisce sei aziende vitivinicole tra Terni e Perugia. Questo progetto ha come obiettivo principale quello di promuovere la qualità della produzione enologica locale, evidenziando l’autenticità e il pregio del territorio attraverso un brand collettivo. Le cantine componenti, fra cui Marchesi Ruffo della Scaletta e Villa Bucher, stanno creando un nuovo appeal che non solo mette in risalto il vino, ma anche la cultura, la storia e le bellezze paesaggistiche di questa regione ancora poco esplorata.

La missione di Cantine Etiche

Sinergia e sostenibilità

Cantine Etiche è un progetto inclusivo che ha l’ambizione di valorizzare la produzione di vino di alta qualità, attraverso una rete di cantine che collaborano anziché competere. La missione è chiara: generare un movimento di turismo del vino capace di attrarre visitatori curiosi e appassionati, creando una nuova rotta enoturistica in Umbria. Gian Andrea Dudler, rappresentante del consorzio, sottolinea che questo “sentiero etico” permette di unire le forze di produttori diversificati, ognuno con la propria identità, per far conoscere le meraviglie storiche e naturalistiche della regione.

Le cantine che fanno parte di questa rete non solo condividono visioni simili in termini di qualità, ma anche valori legati al rispetto dell’ambiente e alla sostenibilità. Ogni azienda è impegnata a utilizzare metodi di lavorazione che rispettano l’ecosistema, coltivando in biologico o secondo pratiche non invasive. Questa attenzione per l’ambiente e per la sostenibilità si traduce in un approccio di lungo termine, valido non solo per il vino, ma per tutte le attività produttive.

Uno degli aspetti più innovativi di Cantine Etiche è la condivisione di risorse e competenze. Le cantine possono accedere insieme a finanziamenti, attuare strategie di marketing congiunte e superare le barriere del mercato estero. Tale approccio permette alla rete di affrontare con maggiore sicurezza le sfide del settore, con un focus particolare sul crescente interesse per l’enoturismo.

L’identità delle cantine coinvolte

Una panoramica sulle aziende

Le sei aziende vitivinicole che compongono Cantine Etiche presentano storie uniche e distintive, portando un patrimonio culturale e produttivo ricco di tradizioni.

Marchesi Ruffo della Scaletta

Situata a Narni, la Cantina Marchesi Ruffo della Scaletta è un esempio di come la storia possa incontrare la modernità. Ubicata in un ex-convento dell’XI secolo, questa cantina è gestita dalla sesta generazione della famiglia Ruffo. La produzione è attenta alla tradizione, ma anche aperta a innovazioni nel rispetto della storicità del luogo. La varietà dei vini, compresi il Ciliegiolo Rosato e il Collemarco, racconta la storia e il terroir unico di questa area appenninica, famosa per la sua vocazione vitivinicola.

Collespino

Collespino si distingue come una piccola realtà che sta guadagnando attenzione per la qualità dei suoi vini. Grazie alla passione di due avvocati romani, la cantina è stata risanata e ora produce rossi eleganti da varietà come Sangiovese e Sagrantino. Ogni annata è una scoperta, con il rilascio di vini solo nelle annate ritenute eccezionali, rafforzando così l’identità del terroir.

Santo Iolo

Santo Iolo, anch’essa situata tra Narni e Otricoli, si fa portavoce di moderne pratiche vitivinicole. La qualità dei vini, come il Pratalia, trae beneficio da un terreno non solo ricco di minerali, ma anche da un’accurata gestione qualitativa delle uve. La cantina promuove un sistema di acquisto diretto, eliminando intermediari, per garantire un contatto diretto e un’esperienza autentica tra produttore e consumatore.

Villa Bucher

Situata nella Media Valle del Tevere, Villa Bucher è famosa per la sua ospitalità e produzione. Con un focus su varietà locali come il Merlot e il Cabernet Sauvignon, la cantina si distingue per l’alta qualità dei vini grazie a un rigoroso processo di vinificazione. La collaborazione con esperti enologi conferisce ultra-modernità ai vini, mantenendo nel contempo la tradizione locale.

Castello di Montoro

Castello di Montoro non è solo un’azienda vinicola, è un luogo di storia e cultura. I soci stanno contribuendo alla riqualificazione del castello e alla promozione del vino locale. Grazie a metodi di viticoltura etici e alla realizzazione di eventi formativi, come corsi di potatura e apicoltura, si crea un legame profondo con i visitatori.

Tenuta dei Mori

Infine, Tenuta dei Mori rappresenta l’essenza dell’agricoltura biologica in Umbria. La varietà di coltivazioni comprende uve autoctone e internazionali, realizzando vini come il Cumulus e spumanti di alta classe. L’azienda non è solo un produttore, ma un luogo di esperienza e accoglienza, come dimostrano i soggiorni offerti nel relaz.

Questa sinergia non solo mira a portare alla ribalta la qualità della produzione vinicola umbra, ma infonde anche un forte senso di identità e comunità tra i produttori, rappresentando così un passo importante verso un futuro rinnovato.