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Caldo record e crisi idrica: l’impatto devastante nel Meridione

di redazione Fornelli d'Italia

L’Italia meridionale è attualmente alle prese con temperature eccezionalmente elevate e una grave crisi idrica, che stanno creando una situazione critica nel settore agricolo. Questo articolo analizza gli effetti senza precedenti dell’onda di calore, mettendo in luce le perdite economiche e le sfide che le aziende agricole del Sud stanno affrontando. Con le riserve idriche in diminuzione e le crescenti frustrazioni, diventa urgente adottare misure per proteggere l’agricoltura meridionale.

LA SITUAZIONE ATTUALE

L’assalto del caldo record

La settimana scorsa ha visto il Meridione italiano sottoposto a un’ondata di calore persistentemente elevata, con temperature che hanno raggiunto i 40 gradi. Le ripercussioni di questo clima estremo si stanno facendo sentire pesantemente nel settore agricolo, soprattutto in regioni come SICILIA, SARDEGNA, PUGLIA, BASILICATA e CALABRIA. I problemi principali riguardano la carenza idrica, identificata come il fattore critico dell’annata per il settore vitivinicolo, come emerso da un recente sondaggio condotto a luglio.

Emergenza in agricoltura

Lo stato di emergenza attuale si inserisce in un contesto di inverni secchi e di una risposta istituzionale considerata troppo lenta. Le associazioni di categoria stanno cercando di guidare gli agricoltori attraverso questa crisi per evitare un collasso dell’agricoltura non solo nel comparto vitivinicolo, ma in tutte le altre attività agricole. Le preoccupazioni maggiori riguardano un possibile aumento dei prezzi al consumo durante la prossima stagione autunnale.

L’ALLERTA DI LEGACOOP: UNA SITUAZIONE DA 4 MILIARDI DI EURO

Impatto economico devastante

Negli ultimi mesi, Legacoop ha lanciato un’allerta di proporzioni incredibili, stimando perdite economiche per circa 4 miliardi di euro, insieme alla perdita di quasi 33.000 posti di lavoro nel settore agricolo meridionale solo nel primo trimestre del 2024. I presidenti di Legacoop in diverse regioni del Sud stanno esortando il Governo Italiano a implementare urgenti misure di sostegno. La richiesta prioritaria è l’istituzione di una cabina di regia nazionale permanente per affrontare in modo strutturato e completo la crisi idrica.

SICILIA: L’EMERGENZA PIÙ ACUTA

Risposte e lacune nel finanziamento

Il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza in Sicilia lo scorso 6 maggio, stanziando 20 milioni di euro per affrontare l’emergenza. Tuttavia, i 92 milioni di euro annunciati dal Ministro Salvini potrebbero non essere sufficienti a coprire le esigenze urgenti degli agricoltori. Le associazioni agricole evidenziano che sono già disponibili oltre 950 milioni di euro per avviare lavori idrici e altre opere, ma potrebbero non essere abbastanza per garantire una soluzione a lungo termine.

Criticità negli invasi idrici

La situazione in Sicilia è complicata dalla mancanza di utilizzo del bacino della diga di Lentini a causa della mancanza di un impianto di pompaggio funzionante. I produttori stanno già subendo perdite significative, con casi come quello di Tommaso Giglio che riporta una diminuzione del raccolto del 70%. Senza una garanzia di approvvigionamento idrico, alcuni agricoltori potrebbero decidere di trasformare i terreni in aree destinate all’energia eolica e fotovoltaica.

PRESSIONI FUTURE: EOLICO E COLTIVAZIONI

Implicazioni sull’agricoltura

Recentemente sono emerse preoccupazioni riguardo agli effetti che l’energia eolica e fotovoltaica potrebbero avere sull’agricoltura. Il presidente di una cooperativa, Leonardo Taschetta, ha espresso preoccupazioni riguardo a possibili piani per favorire energie rinnovabili a discapito del settore agricolo. Tale situazione appare allarmante, considerate le attuali ridotte risorse idriche.

Futuro incerto per i vigneti

Secondo Taschetta, molti produttori stanno valutando la possibilità di estirpare i vigneti data la gestione inefficace delle risorse idriche. Con rese in calo, si rischia di ridurre drasticamente la produzione, aggravando una situazione già precaria accentuata dai mercati globali. Urgono misure immediate di supporto per evitare la chiusura di opportunità e l’adozione di politiche di sostegno immediato.

LA CRISE IDRICA IN PUGLIA E BASILICATA

Risorse idriche in esaurimento

In Puglia, la scarsità d’acqua ha già causato una diminuzione del 50% nella produzione di olive e del 40% nelle coltivazioni ortofrutticole. La mancanza di risorse ha portato i produttori a ridurre le assunzioni di manodopera stagionale. A partire dal 2 agosto, la fornitura di irriguo dipenderà interamente da una diga, sollevando preoccupazioni sulla possibilità di soddisfare i bisogni agricoli.

Rationing e atti vandalici

Il presidente di Coldiretti Puglia ha descritto la situazione attuale come una “guerra dell’acqua”, denunciando atti di sabotaggio contro le infrastrutture idriche. La Coldiretti chiede un cambio radicale nella gestione delle risorse idriche e una manutenzione straordinaria per affrontare l’emergenza.

IL FUTURO INCERTO DEL MEZZOGIORNO

Infrastrutture in cattive condizioni

Legacoop ha evidenziato il pessimo stato delle infrastrutture idriche nel Mezzogiorno, sottolineando che molte dighe siciliane sono obsolete e con capacità di invaso in costante diminuzione. Senza interventi tempestivi, il rischio è di assistere al declino graduale delle produzioni agricole in queste regioni, una situazione che richiede azioni imminenti e coordinate a livello nazionale.

EMERGENZA IN SARDEGNA

Dichiarazione dello stato d’emergenza

Recentemente, il governo regionale della Sardegna ha dichiarato lo stato d’emergenza in diverse aree, sottolineando l’importanza di adottare misure immediate per affrontare la crisi. Sono stati stanziati 5 milioni di euro per interventi urgenti e si è assistito a un aumento delle richieste di utilizzo di acqua depurata per scopi irrigui, oltre alla promozione di tecnologie sostenibili per l’agricoltura.

CONCLUSIONE

Il Meridione italiano è attualmente alle prese con una crisi senza precedenti dovuta al caldo record e alla grave carenza idrica. È indispensabile che vengano adottate misure immediate e sostenibili per proteggere l’agricoltura meridionale e garantire la sicurezza alimentare per il futuro.