Vittorio Bove

Si definisce "napoletano per fortuna". Da cuoco di una comunità psichiatrica, ha fatto la gavetta da Gennarino Esposito a Vico Equense, "il gigante buono che mi ha trasmesso l’amore viscerale per la cucina e per il cibo. Per la materia prima della nostra terra". Fuggito all’estero come tanti giovani, qualche anno in Olanda ad Amsterdam, uno alle Canarie, Tenerife, uno a Madrid, torna poi in Italia per affiancare Pasquale Palamaro, (Stella Michelin del Ristornate Indaco, Ischia) in una sua consulenza a Napoli, all’Archivio Storico, Vomero. "Attualmente - spiega - sto progettando qualcosa di, personalmente, bello! Fortunata fu la donna che trovò come marito un cuoco, aggiungerei!"
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