Valerio Ferri

“Fino a qualche anno fa – dice - non avrei mai pensato che la cucina potesse diventare un lavoro, anzi rifiutavo l’idea...doveva essere la mia valvola di sfogo. Una passione nata fin da quando la mia mamma, invece che parcheggiarmi davanti alla TV, mi coinvolgeva nella preparazione di biscotti e semplici ciambelle. Lei sicuramente lo usava come gioco, ma non sapeva che stava accendendo una fiammella”. L’aspetto goliardico e spensierato in cucina non l’ha mai perso; i suoi piatti nascono da fantasie ed esperimenti, sempre nel rispetto della materia prima che tratta. “Mi piace partire dai piatti semplici, sopratutto delle terre che fanno parte della mia vita, e giocarci fino a renderli piatti dall’aspetto 'gourmet', ma dall’animo popolare”. La piccola fiamma, negli anni, è diventata un incendio, fino al punto di trasformare una passione in un lavoro, ma un po' particolare: “Volevo cucinare, ma a casa delle persone. Sono diventato dunque uno chef a domicilio, che porta a casa della gente la sua idea di cucina e i suoi strambi menù. Ho voluto rendere questa professione dinamica, rendendo ogni cena diversa dalle altre”.
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